L’amore di Manolo Blahnik per Maria Antonietta: la nuova collezione “Love at first sight”

Quando parliamo di un’espressione come “love at first sight” (amore a prima vista), non possiamo non pensare che, per Manolo Blahnik, quel “sight” fu la figura di Maria Antonietta, non semplicemente come già tramandata dalla storia, ma come leggenda, icona estetica, proiezione di un desiderio romantico e regale.

Questa relazione ideale ha preso forma concreta con l’uscita di una capsule collection in edizione limitata, lanciata in parallelo alla mostra Marie Antoinette Style al Victoria & Albert Museum di Londra, in programma dal 20 settembre 2025

Manolo Blahnik e Maria Antonietta: origini di una fascinazione

L’ossessione di Manolo Blahnik per la regina francese ha radici profonde, che affondano nella sua infanzia. Sua madre, infatti, era solita leggere a lui e alla sorella la biografia di Maria Antonietta scritta da Stefan Zweig, per farli addormentare.

Quella che avrebbe potuto sembrare una semplice favola storica si è trasformata per il giovane Manolo in un’immersione nei sogni, nei tessuti, nei dettagli decorativi, nell’eccesso e nella delicatezza. Elementi che hanno da subito catturato il suo immaginario.

Negli anni, questa fascinazione si è evoluta in un autentico dialogo estetico. Blahnik non si è mai limitato a riprodurre fedelmente gli stili d’epoca: ha scelto piuttosto di reinterpretarli per la donna contemporanea, facendo convivere la teatralità del rococò con pratiche di design moderno e proporzioni calibrate.

Un momento cruciale di questo percorso creativo è stato sicuramente la collaborazione con Sofia Coppola per il film Marie Antoinette (2006). In quell’occasione, Blahnik realizzò circa quaranta paia di scarpe ispirate all’epoca, impiegando materiali storici, tonalità pastello e riferimenti tratti dagli archivi del XVIII secolo.

Quel lavoro, profondamente simbolico, rappresentò la prima vera esposizione della sua visione della regina. Oggi, con il lancio della nuova capsule collection, Blahnik chiude idealmente quel cerchio e propone un secondo atto di questa relazione immaginaria.

Capsule collection, Love at first sight

La capsule collection, intitolata Love at First Sight, è stata concepita come un compagno estetico della mostra Marie Antoinette Style al Victoria & Albert Museum di Londra. L’intento non è quello di offrire un’interpretazione storicamente fedele, bensì di attualizzare l’immaginario del XVIII secolo, trovando un equilibrio tra teatralità e portabilità.

Blahnik ha voluto evitare che le sue creazioni risultassero come costumi da museo, preferendo lavorare su proporzioni moderne, forme leggibili e materiali adatti alla vita quotidiana.

La collezione comprende una dozzina di modelli — tra tacchi, sabot e stivali — che si muovono tra tinte pastello come rosa, azzurro e crema, e tonalità più ricche e drammatiche, come blu profondo, bordeaux e nero satinato. Spiccano modelli come Hebes, decorata con rosette floreali che richiamano i motivi ornamentali di corte; Fontettes, ballerine con pieghe strutturate che rievocano le silhouette dell’ancien régime; Montmédy e Palissot, con dettagli tratti dai costumi storici.

Infine Valoisette, in rosa, con fiocco gros-grain, uno dei modelli prediletti da Blahnik, capace di esprimere il lato più giocoso e romantico della regina.

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