L’industria automobilistica deve progettare le auto in ottica circolare

Settembre 11, 2025 - 10:00
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L’industria automobilistica deve progettare le auto in ottica circolare
riciclo auto

Il Parlamento europeo punta a rendere il settore automobilistico innovativo e più attento alla sostenibilità, per garantire la sicurezza delle risorse, la tutela dell’ambiente e, naturalmente, senza gravare eccessivamente sull’industria, che però deve cominciare a progettare in un’ottica circolare

La rincorsa alla sostenibilità nel settore automobilistico parte dal 2023 quando la Commissione europea propose un nuovo regolamento sui requisiti di circolarità per la progettazione dei veicoli e per la loro gestione a fine vita (qui trovate un documento che raccoglie i requisiti per la circolarità dei veicoli proposti dal Parlamento europeo).

In quell’anno sono stati prodotti nell’Unione europea 14,8 milioni di veicoli a motore, di cui 12,4 milioni sono stati immatricolati. Oggi, sulle strade europee circolano 285,6 milioni di veicoli a motore e ogni anno circa 6,5 milioni raggiungono la fine del loro ciclo di vita.

Diventa quindi fondamentale, per continuare sulla strada del Green Deal europeo e della sostenibilità fare in modo che questi veicoli siano stati pensati e realizzati in un’ottica circolare, che permetta il recupero dei materiali e apra alla possibilità di un riciclo più efficace dei materiali, per un settore automobilistico sempre più innovativo e sostenibile.

Le nuove norme sulla progettazione, il riutilizzo e riciclo dei veicoli

Il Parlamento europeo ha approvato la sua posizione sulle nuove regole Ue per la circolarità dei veicoli, che riguardano l’intero ciclo di vita, dalla progettazione fino al trattamento a fine vita.

Le misure legislative proposte dal Parlamento, approvate con 431 voti a favore, 145 contrari e 76 astenuti, vogliono favorire la transizione del settore automobilistico verso un’economia circolare, riducendo l’impatto ambientale legato alla produzione e al trattamento dei veicoli a fine vita e rafforzando la sostenibilità dell’industria del riciclo auto in Europa.

Le norme si applicano a tutti i veicoli eccetto quelli a uso speciale, quelli progettati e costruiti per le forze armate, la protezione civile, i vigili del fuoco e i servizi medici d’emergenza, nonché ai veicoli di interesse storico e culturale speciale.

I nuovi veicoli dovranno essere progettati in modo da consentire la rimozione agevole di più parti e componenti possibile da parte di impianti autorizzati, per sostituzione, riuso, riciclo, rigenerazione o restauro, affermano i deputati.

Si propone inoltre che la plastica di ciascun nuovo modello contenga almeno il 20% di materiale riciclato entro sei anni dall’entrata in vigore delle regole e almeno il 25% entro dieci anni, qualora disponibile a prezzi sostenibili.

Tra le richieste presentate alla Commissione europea c’è anche quella di studiare la fattibilità di introdurre degli obiettivi anche per l’uso di acciaio e alluminio riciclati e delle loro leghe.

A tre anni dall’entrata in vigore delle nuove norme, i produttori dovranno farsi carico dei costi di raccolta e trattamento dei veicoli a fine vita. I deputati chiedono di distinguere chiaramente tra veicoli usati e veicoli a fine vita, prevedendo il divieto di esportazione per quelli che rientrano nella categoria fine vita.

Poiché il Consiglio europeo (quello formato dai ministri competenti dei Paesi dell’Unione) ha già adottato la sua posizione all’inizio dell’estate, si prevede che i negoziati interistituzionali inizino al più presto.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia