Microsoft Surface, lavori in corso per produrli fuori dalla Cina
A quanto pare Microsoft sta manovrando per spostare la produzione dei suoi dispositivi Surface e dei suoi server al di fuori del territorio cinese, per via del clima sempre più teso tra Cina e Stati Uniti. Lo riporta il Nikkei, citando fonti anonime interne e dicendo che l’intenzione è di iniziare le operazioni relativamente in fretta, già nel 2026. La decisione dovrebbe riguardare anche Xbox, anche se in quel caso i dettagli precisi sono decisamente meno chiari, almeno per ora. La notizia non è stata ancora confermata a livello ufficiale ma è tutt’altro che una sorpresa.
Come sappiamo l’amministrazione Trump ha avuto fin da subito delle politiche molto aggressive e ostili nei confronti dei Paesi esteri dal punto di vista commerciale, usando spesso e in modo molto arbitrario lo strumento dei dazi. Appena qualche giorno fa ne ha annunciati, o quantomeno minacciati, di nuovi, e molto alti (100%), proprio contro la Cina, con tanto di controlli più stringenti sull’esportazione di software. Non solo: nelle ultime settimane le due potenze hanno alzato reciprocamente le tasse portuali, e la Cina ha incrementato le restrizioni sulle terre rare.
Secondo la fonte, il processo sarebbe in effetti già iniziato: una buona porzione dei componenti per server di Microsoft sarebbero già prodotti al di fuori della Cina dall’anno scorso. Ma il colosso di Redmond intenderebbe accelerare questa “migrazione”, che riguarderà sia componenti e le parti sia l’assemblaggio finale. La società ritiene di essere in grado di uscire completamente dalla Cina già l’anno prossimo, almeno per quanto riguarda i Surface.
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