Missione umanitaria a Gaza, rientrano altri 26 italiani: una parte sbarcherà a Malpensa


Arriveranno questa sera, sabato 4 ottobre, alle 23.45 a Milano Malpensa una parte dei 26 italiani che hanno lasciato Israele nelle ultime ore, dopo essere stati fermati a bordo della missione umanitaria diretta a Gaza e bloccata mercoledì sera a poche decine di miglia dalla costa.
Si tratta di un nuovo gruppo dopo i quattro parlamentari rimpatriati ieri. Il volo charter, con 137 attivisti di varie nazionalità, è atterrato nel pomeriggio a Istanbul; da lì, in serata, i partecipanti hanno proseguito verso l’Italia con collegamenti diretti per Roma e Milano. Tra loro anche Paolo Romano, consigliere regionale lombardo del Partito Democratico.
Rimangono invece ancora in carcere 15 cittadini italiani. A chiarirne la situazione è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Rimarranno ancora due o tre giorni in Israele perché non hanno voluto firmare la liberatoria e sono in attesa dell’espulsione coatta». La normativa israeliana prevede infatti fino a 72 ore di detenzione per chi rifiuta la firma.
Una scelta motivata, secondo la portavoce del Global Movement to Gaza Maria Elena Delia, dalla volontà di garantire la massima tutela agli altri attivisti: «Chi resta lo fa perché con i nostri passaporti privilegiati si può proteggere chi non ha le stesse garanzie».
Per quanto riguarda i costi del viaggio, la portavoce ha spiegato che il movimento è disponibile a farsene carico. Nel caso degli italiani rientrati oggi, le spese sono state sostenute dalla compagnia aerea Turkish Airlines, che ha coperto il trasferimento da Istanbul.
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