Nella legge di bilancio potrebbe esserci un taglio dell’Irpef per il ceto medio

Ottobre 7, 2025 - 01:30
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Nella legge di bilancio potrebbe esserci un taglio dell’Irpef per il ceto medio

La legge di bilancio 2026 prevede un nuovo aiuto fiscale che non si fermerà ai redditi fino a cinquantamila euro, ma interesserà anche fasce più alte, spegnendosi solo a livelli ritenuti lontani dal ceto medio. Come riporta il Sole 24 Ore, l’aliquota Irpef ridotta di due punti permetterà un risparmio massimo di quattrocentoquaranta euro all’anno per chi supera i cinquantamila euro di reddito lordo. Per evitare che il beneficio finisca nelle tasche dei redditi più elevati, sarà introdotto un meccanismo di sterilizzazione, simile a quello che nel 2024 aveva già ridotto di duecentosessanta euro le detrazioni sopra i cinquantamila euro. La soglia di intervento potrebbe aggirarsi intorno ai duecentomila euro, modulando l’effetto per chi guadagna di più.

Secondo i calcoli preliminari, estendere la riduzione dell’Irpef a tutti i contribuenti costerebbe circa tre miliardi annui, ma solo metà della somma andrebbe effettivamente al ceto medio, tra ventottomila e cinquantamila euro, mentre il resto beneficerebbe i redditi più alti. L’obiettivo è quindi sostenere la fascia media senza compromettere la sostenibilità finanziaria. Sopra i duecentomila euro si contano appena centoquarantaseimila contribuenti, lo 0,34 per cento del totale, con un risparmio simbolico di circa sessantacinque milioni all’anno.

Parallelamente, il governo dovrà decidere sul nuovo assetto della rottamazione, previsto più leggero per contenere l’impatto sui conti pubblici, e sull’intervento sulle banche, con l’obiettivo di generare fino a due miliardi di entrate aggiuntive. Come ha sottolineato il vicepremier Antonio Tajani, «Bisogna stare molto attenti quando si parla di banche, però credo che sia giusto parlare». La misura non implicherà nuove tasse, ma si concentrerà sugli anticipi, in continuità con le scelte dello scorso anno sulla sospensione delle Dta.

In sintesi, la manovra punta a rafforzare il sostegno al ceto medio senza disperdere risorse. L’architettura progressiva dell’Irpef e i meccanismi di sterilizzazione restano strumenti fondamentali per garantire che l’aiuto raggiunga i destinatari previsti, contenendo al contempo l’onere per lo Stato. Le decisioni finali su soglie e dettagli dovranno arrivare rapidamente, completando il mosaico della legge di bilancio.

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Redazione Redazione Eventi e News