Nuovo concorso al Quirinale 2025: parte la selezione per coadiutori amministrativi
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La Presidenza della Repubblica ha aperto una procedura selettiva destinata all’assunzione di nuovi coadiutori amministrativi da inserire nel ruolo esecutivo del Segretariato generale.
Si tratta di un’occasione rilevante per chi desidera lavorare in un’istituzione di primo piano, caratterizzata da un contesto operativo altamente qualificato e da funzioni centrali nel funzionamento dello Stato. Il bando fornisce indicazioni precise sui requisiti richiesti, sulle modalità di candidatura e sul percorso valutativo che i candidati dovranno affrontare.
Requisiti di partecipazione: chi può accedere alla selezione
Il concorso è aperto a cittadini italiani in possesso del diploma di scuola secondaria superiore, valido se conseguito tramite un percorso quinquennale. Non è dunque necessario avere una laurea, elemento che rende l’opportunità particolarmente accessibile. Sono ammessi anche titoli di studio ottenuti in altri Paesi, purché riconosciuti equivalenti dall’autorità italiana competente: in questo caso, chi presenta domanda deve dimostrare l’avvenuta richiesta o il possesso dell’attestazione di equipollenza.
Un criterio fondamentale riguarda l’età: possono partecipare coloro che non abbiano superato i 40 anni, soglia che si alza a 45 per i dipendenti di ruolo di organi costituzionali o amministrazioni pubbliche incluse nel perimetro del decreto legislativo 165 del 2001. La verifica del limite avviene alla mezzanotte del giorno in cui si compiono gli anni, un dettaglio necessario per definire con esattezza l’ammissione.
Il bando richiede inoltre il pieno godimento dei diritti civili e politici, l’idoneità fisica alle funzioni previste e l’assenza di condanne che comportino l’interdizione dai pubblici uffici o altre sanzioni incompatibili con il lavoro presso il Segretariato generale. Non possono partecipare nemmeno coloro che siano stati destituiti, dispensati o licenziati da un impiego pubblico per gravi irregolarità o prestazioni insufficienti, così come non sono ammessi candidati che abbiano perso un precedente impiego per aver utilizzato documenti falsi o irregolari. Nel caso esistano condanne o procedimenti penali per reati diversi da quelli che comportano interdizioni permanenti, sarà la Presidenza a valutare la compatibilità delle situazioni specifiche con il ruolo da ricoprire.
Come presentare la domanda: la procedura telematica
La partecipazione è possibile esclusivamente attraverso un modulo online disponibile sul sito istituzionale della Presidenza della Repubblica. Gli aspiranti devono compilare il formulario digitale entro le ore 18 del 18 dicembre 2025.
La piattaforma genera un codice identificativo e certifica data e orario di invio. Dopo la compilazione, l’utente deve stampare la domanda, firmarla e conservarla: sarà richiesta il giorno della prova scritta. Altre forme di presentazione, incluse spedizioni cartacee, PEC o consegne dirette, non sono ammesse.
La candidatura prevede anche il versamento obbligatorio di un contributo di segreteria di 12 euro tramite bonifico, indicando chiaramente la causale con nome, cognome e riferimento al concorso. L’assenza del versamento comporta l’esclusione.
In qualunque momento, il Segretario generale può escludere chi non rispetta modalità e tempistiche, oppure chi risulta privo dei requisiti richiesti. La comunicazione dell’esclusione è resa disponibile nell’area riservata del portale concorsi, che costituisce l’unico canale ufficiale per le notifiche.
È inoltre richiesto ai candidati di aggiornare tempestivamente ogni variazione di indirizzo o recapito telematico. L’amministrazione non è responsabile di disguidi dovuti a errori nei dati forniti o a mancati aggiornamenti da parte dell’interessato.
Agevolazioni e casi particolari
Il bando presta particolare attenzione ai candidati che presentano disabilità, condizioni fisiche limitanti, gravidanza o stato di puerperio. Chi abbia necessità di strumenti di supporto o di un prolungamento del tempo assegnato alle prove deve indicarlo già nella domanda online, allegando una certificazione rilasciata da una struttura sanitaria pubblica.
Coloro che hanno un’invalidità pari o superiore all’80% non devono sostenere la prova preselettiva e accedono direttamente allo scritto, purché la documentazione che certifica la condizione sia caricata correttamente nel sistema informatico.
La prova preselettiva: quando scatta e come funziona
La verifica preliminare viene attivata solo se il numero di domande è venti volte superiore ai posti disponibili. In tal caso ai candidati sarà somministrato un test di 100 quesiti a risposta multipla su quattro argomenti:
- diritto amministrativo
- diritto costituzionale
- storia italiana dal 1861 a oggi
- e informatica di base.
Ogni prova dura 100 minuti.
Il calendario della preselezione sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 febbraio 2026, insieme all’indicazione delle sedi, alle modalità operative e alla diffusione dell’archivio dei quesiti. Tutte le comunicazioni hanno valore di notifica ufficiale.
Il sistema di correzione è automatizzato. Le risposte corrette valgono un punto, quelle errate o con più risposte comportano una penalità di 0,35, mentre ogni omissione riduce il punteggio di 0,20. Solo i primi 125 classificati, più eventuali ex aequo sull’ultimo punteggio utile, accedono alla successiva fase scritta.
La prova scritta: contenuti e criteri di valutazione
Il test scritto prevede quattro quesiti aperti, uno per ciascuna delle materie indicate nel bando:
- elementi di diritto costituzionale
- diritto amministrativo
- archivistica
- e contabilità pubblica, con particolare attenzione alle norme che regolano l’attività finanziaria del Segretariato della Presidenza della Repubblica.
La prova dura quattro ore e la traccia viene estratta a sorte tra tre proposte predisposte dalla Commissione.
Il punteggio massimo è 30 e l’ammissione all’orale richiede almeno 21 punti. L’elenco degli ammessi e la data del colloquio vengono pubblicati nella sezione dedicata ai concorsi del sito istituzionale.
La prova orale e tecnica: colloquio, lingua e informatica
Il colloquio verte su tutte le materie dello scritto, integrate da storia contemporanea italiana e dall’ordinamento del Segretariato generale. È prevista anche una parte in lingua inglese, con lettura, traduzione e conversazione su un breve testo.
I candidati devono dimostrare un uso sicuro del computer, soprattutto dei principali programmi Microsoft e degli strumenti per la gestione dei documenti, dei dati e della posta elettronica. Anche in questo caso il punteggio minimo richiesto è 21 su 30.
Graduatoria finale e titoli di preferenza
Il voto complessivo è dato dalla somma dei punteggi ottenuti allo scritto e all’orale. In caso di pari merito si applicano i titoli di preferenza previsti dal bando, che devono essere presentati il giorno della prova orale.
Questo concorso rappresenta una rara occasione di accesso a un ambiente istituzionale di alto profilo con procedure rigorose, pensate per selezionare figure capaci, affidabili e preparate ad affrontare attività delicate e di rilievo nazionale. Un’opportunità da non perdere per chi desidera intraprendere una carriera nella pubblica amministrazione ai massimi livelli.
Nuovo concorso Quirinale 2025 per coadiutori amministrativi: il bando
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