Quando si possono accendere i termosifoni? Tutte le date regione per regione

Ottobre 7, 2025 - 17:00
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Quando si possono accendere i termosifoni? Tutte le date regione per regione

Ogni anno, non appena le prime giornate si fanno più corte e il freddo comincia a insinuarsi tra le mura di casa, parte la stessa domanda. Ma i termosifoni, quando si possono accendere?

C’è sempre chi si arrende subito al plaid e chi invece aspetta l’ultimo giorno utile pur di risparmiare, ma la verità è che la risposta non è uguale per tutti. In Italia il calendario dei riscaldamenti cambia da zona a zona, e spesso basta spostarsi di pochi chilometri per passare da quattordici ore di calore al giorno a un divieto assoluto di accensione fino a dicembre. Un dettaglio che molti dimenticano, finché non arrivano le prime sanzioni o l’amministratore di condominio bussa alla porta ricordando le regole.

La legge divide il Paese in 6 fasce climatiche, e stabilisce non solo quando accendere i termosifoni, ma anche per quanto tempo e a quale temperatura. È un sistema pensato per bilanciare risparmio energetico e comfort, ma che ogni anno genera confusione, tra chi anticipa i tempi e chi resta al gelo per paura di sbagliare. Eppure, conoscere il proprio limite non è solo una questione di norme: significa anche capire come gestire il riscaldamento in modo più consapevole e sostenibile.

Quando scatta davvero l’autorizzazione ad accendere i termosifoni

Quest’anno il calendario parte come sempre a metà ottobre, ma con alcune differenze legate alle temperature anomale degli ultimi mesi. Molte città del nord potranno accendere i termosifoni dal 15, mentre al sud si dovrà attendere novembre o addirittura dicembre. In ogni caso, la regola generale è semplice. Più la zona è fredda, prima si può partire e per più ore al giorno si può tenere accesi i caloriferi. A Milano, Torino o Bologna, per esempio, la durata massima è di 14 ore, ma sempre nel rispetto del limite di 20 gradi in casa, con una tolleranza di due.

Le città del centro e del sud invece dovranno attendere un po’ di più. In molte aree della fascia D, come Firenze, Genova o Pescara, si potrà accendere dal primo novembre, per un massimo di 12 ore al giorno. Scendendo ancora, nelle zone più miti, come Napoli, Bari o Cagliari, si dovrà aspettare il 15 novembre, con una durata ridotta a 10 ore. Solo in Sicilia e Calabria si arriva addirittura a dicembre. E chi vive nelle località più calde sa bene che spesso basta un pomeriggio di sole per rinviare ancora di qualche settimana.

cartina Italia
Quando scatta davvero l’autorizzazione ad accendere i termosifoni – sfilate.it

Poi ci sono le eccezioni. Le località di montagna e i piccoli comuni alpini rientrano nella zona F, quella senza limiti. Lì il riscaldamento può restare acceso tutto l’anno se serve. È una necessità reale, non un privilegio, perché in certi borghi il gelo arriva presto e resta fino a primavera inoltrata. Anche in pianura, però, i sindaci possono intervenire: se le temperature scendono prima del previsto, possono autorizzare un’accensione anticipata; al contrario, in caso di autunni miti, possono posticiparla.

Le regole riguardano anche i dettagli che pochi conoscono. La temperatura massima, per esempio, non può superare i 20 gradi, anche se quasi tutti si concedono un piccolo margine. Per gli uffici e gli edifici pubblici vale lo stesso principio, con controlli a campione per evitare sprechi. Le multe per chi non rispetta i limiti partono da 500 euro e possono arrivare a 3.000, ma in realtà la vera sanzione la paga chi ignora il buon senso. Un impianto acceso troppo presto o per troppe ore non solo consuma di più, ma contribuisce anche all’inquinamento urbano, che nei mesi invernali tocca spesso picchi critici.

donna e termosifone
Temperature, orari e limiti da non superare – sfilate.it

In molte case si tende a compensare con stufe elettriche o piccoli radiatori portatili, ma anche qui serve attenzione. Sono utili solo in spazi ridotti e per brevi periodi, altrimenti finiscono per consumare più di un impianto centralizzato. L’alternativa migliore, se si sente freddo prima del via libera, resta quella di isolare meglio. Tende spesse, tappeti e qualche accorgimento sulle finestre fanno già la differenza. E chi vive in condominio può proporre all’amministratore di attivare il riscaldamento in modo graduale, evitando sprechi inutili.

Il calendario delle accensioni, insomma, racconta molto delle differenze climatiche del Paese, ma anche del modo in cui stiamo imparando a gestire energia e comfort. Le nuove norme puntano sempre di più a un uso responsabile, e anche i cittadini cominciano a ragionare in modo diverso. Oggi accendere i termosifoni non significa solo riscaldarsi, ma farlo in modo intelligente, valutando se davvero serve o se basta aspettare ancora un po’.

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