Resale, mercato globale da 360 mld $ entro il 2030. Oggi il ‘pre-loved’ è l’8% delle vendite

Ottobre 10, 2025 - 01:30
 0
Resale, mercato globale da 360 mld $ entro il 2030. Oggi il ‘pre-loved’ è l’8% delle vendite
https://www.pambianconews.com/wp-content/uploads/2025/10/4-1-e1760004077162.jpg

Il global resale market nel settore della moda e dei beni di lusso dovrebbe raggiungere un valore compreso tra i 320 e i 360 miliardi di dollari (tra i 300 e 330 miliardi di euro) entro il 2030. Nel 2022 questo dato si stimava in un valore compreso tra i 100 e i 120 miliardi di dollari, più del triplo rispetto al 2020. È quanto emerso dall’ultimo studio condotto da Boston Consulting Group (Bcg) e dalla luxury resale platform Vestiaire Collective.

Nello specifico, l’analisi, basata su un sondaggio condotto su 7.800 utenti di Vestiaire Collective in tutto il mondo, stima che il mercato dell’usato rappresenti circa l’8% delle vendite totali di moda e beni di lusso a livello globale, con una penetrazione che dovrebbe raggiungere il 10% entro la fine del decennio. Il rapporto rivela inoltre che il ‘pre-loved’ rappresenta già il 28% del loro guardaroba, percentuale che sale al 30% per l’abbigliamento e al 40% per le borse. E con un tasso di crescita annuale del 10%, sta crescendo tre volte più velocemente delle primary sales e sta cambiando il modo in cui i consumatori fanno acquisti, soprattutto quelli della GenZ e quelli statunitensi colpiti dall’inflazione. “Con un tasso di crescita tre volte superiore rispetto al settore dell’abbigliamento e dei beni di lusso nuovi, il mercato dell’usato è passato da sperimentale a essenziale”, commenta Felix Krueger, CEO e partner di Bcg. “Molti marchi lo considerano ormai un canale fondamentale per attirare nuovi clienti. Con la Generazione Z e altri consumatori abituati all’usato che guidano il cambiamento, lo slancio è in continua crescita”.

Con una lente sulle aree geografiche, l’Europa è attualmente in testa a questa crescita, alimentata dal sostegno normativo dell’Unione europea e dalla maggiore consapevolezza dei consumatori in materia di sostenibilità e circolarità, mentre i consumatori statunitensi sono più interessati al valore e all’accessibilità dei marchi. Il 55% degli acquisti di articoli di seconda mano avviene attraverso piattaforme multimarca online come Vestiaire Collective, The RealReal e Vinted. E ancora, lo studio rivela notevoli differenze regionali, in particolare tra i consumatori statunitensi ed europei. Sebbene l’accessibilità economica sia il fattore principale in entrambi i mercati, l’87% degli intervistati statunitensi ha indicato il prezzo come motivo principale per acquistare prodotti di seconda mano, con un aumento dell’11% rispetto all’Europa.

La sostenibilità è meno prioritaria per i consumatori statunitensi, con solo il 28% che dichiara che la rivendita favorisce comportamenti più sostenibili nel campo della moda, rispetto al 33% in Europa. I consumatori statunitensi hanno anche dichiarato più frequentemente di preferire marchi di lusso di seconda mano a articoli nuovi di fascia alta più accessibili, riflettendo quello che il rapporto definisce un “approccio transazionale e orientato al valore” in risposta alle preoccupazioni economiche e all’inflazione.

Continuando nella lettura dello studio, il resale non è più un settore di nicchia, ma rappresenta una via di fuga dal doppio colpo dell’inflazione e dell’incertezza economica, con l’accessibilità economica come fattore chiave alla base della crescita del settore. Il prezzo è stato il motivatore principale per il 78% degli intervistati, in particolare tra gli acquirenti ambiziosi alla ricerca di marchi premium che altrimenti non potrebbero permettersi.

In particolare, il 66% degli intervistati ha indicato che il resale market ha permesso loro di scoprire o acquistare un brand per la prima volta, aspetto in aumento rispetto al 59% del 2022. Ciò evidenzia la crescente funzione del mercato dell’usato non solo come secondary market, ma anche come canale strategico di acquisizione di clienti che amplia la portata del marchio e favorisce la fedeltà a lungo termine.

Mentre gli articoli in pelle, l’abbigliamento e le calzature dominano il mercato dell’usato con circa l’80% delle transazioni, gli orologi di lusso e la gioielleria di alta gamma stanno crescendo rapidamente. Secondo il rapporto, la rivendita di orologi da sola dovrebbe conquistare dal 35% al 40% del mercato globale degli orologi entro il 2030, in parte a causa dell’aumento dei prezzi degli orologi nel mercato primario. Questo fenomeno va di pari passo con l’aumento di esigenza di fiducia, trasparenza e tracciabilità e conseguentemente la nascita dei passaporti digitali e gli attestati di certificazione. E la GenZ è l’apri fila di questo fenomeno. I capi di seconda mano costituiscono quasi un terzo del loro guardaroba e quasi la metà della loro collezione di borse, e sono più propensi di qualsiasi altra fascia demografica a scoprire un nuovo marchio attraverso un acquisto di seconda mano.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News