Robot sfida un uragano di categoria 5 e trasmette dati dal vivo
Un piccolo robot oceanico, grande quanto una tavola da surf, ha scritto un nuovo capitolo nella storia della meteorologia. Il 28 settembre, uno dei C-Star della NOAA è riuscito a entrare direttamente nell’occhio del ciclone Humberto, una tempesta di categoria 5, raccogliendo e trasmettendo in tempo reale dati dal cuore del fenomeno atmosferico più pericoloso del pianeta. È la prima volta che un veicolo di superficie non presidiato riesce in un’impresa simile.
I C-Star sono imbarcazioni di quattro piedi (circa 1,2 metri) sviluppate da Oshen in collaborazione con la University of Southern Mississippi. Non hanno motori tradizionali, ma si muovono grazie al vento e accumulano energia solare per alimentare i sensori. Ogni due minuti inviano aggiornamenti su vento, pressione atmosferica, temperatura, umidità e condizioni della superficie marina. Non solo: sono in grado di scattare foto e registrare video, permettendo agli scienziati di osservare da vicino l’evoluzione delle tempeste tropicali.
Durante Humberto, tre di questi robot hanno fatto ingresso nella tempesta a intervalli di dodici ore. Uno in particolare ha registrato una pressione minima di 955 millibar e raffiche superiori ai 240 chilometri orari, dati che hanno confermato l’attraversamento della temibile eyewall, la barriera di nubi che circonda l’occhio del ciclone. I meteorologi del National Hurricane Center hanno subito utilizzato queste informazioni nei loro bollettini ufficiali.
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