Terradot e Microsoft sperimentano in Brasile la rimozione di CO2 con il basalto
Sotto il sole di San Paolo, in una pianura che si estende per oltre 4.500 ettari, Terradot ha trasformato terreni agricoli in un laboratorio a cielo aperto per testare una delle tecniche più promettenti nella lotta contro il cambiamento climatico: l’Enhanced Rock Weathering (ERW), o “alterazione accelerata delle rocce”. L’obiettivo è ambizioso: sfruttare la naturale reazione chimica tra acqua, suolo e minerali per intrappolare anidride carbonica e restituire fertilità ai campi.
Sappiamo che da miliardi di anni le rocce silicatate assorbono CO₂, intrappolandola nel suolo e negli oceani sotto forma di bicarbonato. Terradot accelera questo processo distribuendo sul terreno basalto finemente macinato, una roccia vulcanica abbondante in Brasile. A contatto con la pioggia e con gli acidi presenti nel suolo, il basalto reagisce, trasformando la CO₂ atmosferica in composti stabili e solubili. Un meccanismo naturale, reso più efficiente dall’ingegno umano.
Il Brasile rappresenta un banco di prova ideale: clima umido, disponibilità di energia rinnovabile e vaste cave di basalto rendono il Paese perfetto per la sperimentazione. Negli ultimi dodici mesi, Terradot ha sparso oltre 100.000 tonnellate di polvere di basalto su migliaia di ettari coltivati, integrando l’operazione nelle normali pratiche agricole. Oltre alla cattura di CO₂, i campi trattati mostrano benefici collaterali come una maggiore disponibilità di nutrienti nel suolo e una riduzione dell’acidità, elementi preziosi per la produttività agricola.
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