Versace punta in alto. Con Dario Vitale la maison cambia stile e alza il pricing

La svolta di Versace non è solo stilistica ma anche economica. Il nuovo direttore creativo Dario Vitale ha debuttato durante la recente Milano fashion week con un “evento intimo” presso la Biblioteca Ambrosiana, riscuotendo numerosi consensi da parte della stampa di settore e dei buyer. “Ha trovato una strada. Ha tolto un grande nome dalle trappole mortali del lusso e lo ha riportato nella moda con un autentico senso di novità. Non vedo l’ora di vedere cosa farà dopo”, ha scritto The Cut, “Versace mi ha molto intrigata, è stata una collezione più vicina alla realtà, agli indumenti che portano i giovani”, ha dichiarato a Pambianconews Carla Biffi delle storiche boutique Biffi. Meno lusinghieri i pareri degli utenti sui social network, scettici sul netto cambio di direzione apportata dal designer a capo dell’ufficio stile dal 1° aprile.
Anche il price point di Versace, la cui proprietà è in fase di passaggio da Capri Holdings al Gruppo Prada, è decisamente diverso. Nei giorni scorsi l’e-tailer Moda Operandi ha allestito un trunkshow speciale dedicato ad alcuni look di sfilata. Attualmente gli spazi dedicati al pre-ordine degli articoli non è più disponibile sul sito e-commerce ma il profilo Instagram @immaculate.style ha pubblicato le immagini e i prezzi di alcuni indumenti, suscitando lo stupore di numerosi follower. Moda Operandi ha richiesto il pagamento del 50% dell’importo, il rimanente verrà saldato alla consegna.
Si apprende dunque che le iconiche – aggettivo spesso abusato ma in questo caso legittimo – camicie in seta stampate vengono proposte a 1.790 dollari, modelli simili sono attualmente venduti a 1.200 dollari sul sito ufficiale della maison. Le décolleté con applicazioni costano 4.450 dollari, attualmente le calzature femminili più costose non superano i duemila dollari su Versace.com. I bermuda in denim con applicazioni costano 13.500 dollari, il reggiseno in pelle in coordinato supera i 10mila, i guanti in duchessa costano 9.500 dollari. I jeans cropped nei colori saturi che caratterizzano la collezione primavera/estate 2026 sfiorano i mille dollari, la gonna in pelle effetto suede costa 4.390 dollari, in questi casi i prezzi sono in linea con quelli dell’autunno/inverno 2025-26. Il gilet in pelle supera i 7.500 dollari, più di un cappotto in pelle dell’attuale collezione proposto a 7.390 dollari. Il tank top in cachemire costa 895 dollari, la gonna midi in crepe de chine 9.590, il secchiello supera i 3mila dollari, i cocktail dress in seta arrivano a 26.000 dollari.
Sovente i pezzi di sfilata hanno prezzi più alti rispetto alla media delle proposte dei luxury brand, probabilmente i look visti in passerella verranno sviluppati anche in versioni più commerciali che daranno vita alla cosiddetta main collection. La scelta di aumentare il price point degli indumenti che identificano il nuovo Versace potrebbe significare la volontà di concorrere con marchi del calibro di Bottega Veneta e Dior.
Proprio ieri tre fashion editor su cinque del New York Times hanno nuovamente promosso il lavoro di Dario Vitale segnalando i suoi look tra i migliori della stagione. Durante la recente fashion week parigina il brand ha allestito un re-see per gli addetti ai lavori, molti dei quali positivamente sorpresi dall’impronta stilistica apportata dal designer campano. L’ultima parola, come sempre, spetterà ai clienti finali.
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