Warhammer 40000 Dawn of War Definitive Edition Recensione


Warhammer 40000 Dawn of War Definitive Edition Recensione è il nome del mio articolo sulla remaster di un piccolo capolavoro di Relic Entertainment risalente ai primi anni duemila e per qualche tempo si è imposto come valida alternativa nel mondo degli RTS (Real Time Strategy) all'imperante ed eterno Starcraft di Blizzard.
È un universo in guerra, laddove le forze dell'Imperium si impegnano per difendere i confini della galassia, gli Xenos e l'eresia del Caos accendono nuovi focolai di marciume a ogni batter di ciglia.
Warhammer 40000 Dawn of War Definitive Edition Recensione | L'impero in guerra
Per far fronte a minacce mostruose e spietato si ergono dei super uomini: gli Space Marine che divisi tra i loro capitoli si affaccendano di pianeta in pianeta al fine di mondare l'impuro e far giungere la voce e la giustizia dell'imperatore in ogni angolo della galassia. La lore di Warhammer 40000 è tanto ricca da essere fonte quasi inesauribile di racconti e aneddoti, approfondimenti, romanzi, dunque videogiochi. La release di Dawn of War nel 2004 fu dunque una enorme boccata d'aria fresca per gli appassionati del brand e del genere videoludico in questione. [caption id="attachment_1105778" align="aligncenter" width="1200"]
Warhammer 40000 Dawn of War Definitive Edition Recensione | RTS con 9 fazioni
Con Winter Assault la Guardia Imperiale di Warhammer 40000 si unisce alla battaglia, Dark Crusade aggiunge Necron e Tau, mentre Soulstorm introduce le Sorelle Guerriere e i miei amatissimi Eldar Oscuri. Il tutto da sommare alla già ricca proposta del gioco base, che prevedeva come fazioni di lancio gli Space Marine e gli Space Marine del Caos, i Tiranidi, gli Eldar e gli Orki. Tutta questa varietà in un epoca dominata dal trittico: Terran, Zerg e Protoss ci fece gridare al miracolo. Interi fine settimana passati in Lan Party a organizzare e combattere battaglie a squadre o cercare di sconfiggere l'IA in coop improvvisate e improbabili sono un ricordo che porterò sempre nel cuore. [caption id="attachment_1105779" align="aligncenter" width="1200"]
Warhammer 40000 Dawn of War Definitive Edition Recensione | Una riedizione pigra
Purtroppo tutti i nodi vengono al pettine e questa operazione nostalgia si configura come una delle riedizioni più pigre alle quali abbia mai giocato. La risoluzione passa dall'antico 4:3 al più moderno 16:9 semplicemente allungano e deformando le immagini su schermo. Purtroppo il multiplayer si basa esclusivamente sull'ultima espansione: Soulstorm, andando a impedire la selezione di mappe antecedenti e andando a rompere irrimediabilmente il bilanciamento del titolo, mentre è impossibile rimappare i tasti per renderli conformi alle nostre abitudini. L'esperimento visivo è particolarmente goffo e visto il prezzo di lancio su Steam che si aggira intorno ai 30 euro, la realtà dei fatti non corrisponde alle promesse di lancio di Relic: mi chiedo davvero dove siano la grafica e la visuale migliorata promesse. https://www.youtube.com/watch?v=2HiUectTy9Y&ab_channel=DawnofWar Al netto di queste mancanze, quando si avvia Warhammer 4000: Down of War - Definitive Edition, con i suoi filmati invecchiati malissimo (e appena ritoccati) e grafica datata, si viene risucchiati in qualche modo in un "effetto nostalgia" magnetico. Magari è ora di contattare gli amici dell'epoca e provare tramite mezzi più moderni a darsele di santa ragione nel mondo fantascientifico più crudele e spietato mai immaginato dall'essere umano.L'articolo Warhammer 40000 Dawn of War Definitive Edition Recensione proviene da GameSource.
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