White chiude in linea con le scorse edizioni. Aumentano i buyer esteri (+7%)

Cresce l’influenza internazionale di White. L’edizione di settembre 2025, patrocinata dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano e supportata dal Maeci-Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dall’ICE – Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane, in partnership con Confartigianato Imprese, ha chiuso, infatti, con 14.412 presenze, un dato sostanzialmente in linea con le corrispettive edizioni precedenti, ma con l’aumento del 7% dei buyer esteri, tra cui Harvey Nichols, Le Bon Marchè, Joyce, Hankyu e Isetan per citare solo alcune insegne presenti. Il fronte italiano, invece, riflette, l’attualità e nonostante la partecipazione di boutique come Sugar, Tessabit, Spinnaker, Penelope, La Rinascente e Dantone, i buyer nostrani fanno segnare una flessione dell’11%.
“Il 7% di crescita del mercato estero e l’incremento soprattutto dei mercati del Golfo, sono la dimostrazione di una strategia e di un lavoro messo in atto da tempo, quello di esplorare mercati nuovi per le nostre aziende. Percorreremo lungo questa strada affacciandoci anche su mercati dove la domanda è ancora importante”, ha commentato Massimiliano Bizzi, fondatore e presidente White. Ed è proprio dai mercati del Medio Oriente che arrivano le principali novità. Da un lato, infatti, M Seventy, società titolare e organizzatrice del salone, ha sostenuto la designer saudita Tala Abukhaled con il suo brand Rebirth nel suo ingresso nel segmento del prêt-à- porter new luxury, con una collezione interamente realizzata in Italia, grazie alla collaborazione con Jato 1991; dall’altro, la stessa società è stata selezionata come partner strategico della terza edizione della Riyadh Fashion Week, che si terrà dal 16 al 21 ottobre, occupandosi della gestione del Designer Wholesale Showroom, promosso dalla Fashion Commission del Ministero della Cultura Saudita. Nel dettaglio, M Seventy coordinerà e affiancherà 50 marchi sauditi nell’allestimento e sviluppo del segmento wholesale, con attività di scouting dei buyer, organizzazione di tour guidati e incontri B2B e presentazioni personalizzate.
Non solo, l’edizione di questo settembre ha segnato anche la prima collaborazione con RLC Global Forum, che ha portato al Mudec -Museo delle Culture, il primo RLC Fashion Summit europeo, che ha visto partecipazione di personalità come Patrick Chalohoub, executive chairman del gruppo eponimo, Stefania Lazzaroni, CEO di Altagamma, Giuseppe Santoni, executive chairman del marchio di calzature, Emanuela Prandelli, Lvmh associate professor of fashion and luxury management e associate professor del dipartimento di managment e technology dell’Università Bocconi. “Il RLC Fashion Summit unisce due forze straordinarie: la creatività della Milano Fashion Week e la capacità strategica necessaria per orientarsi nell’attuale scenario complesso e in continua evoluzione”, ha sottolineato Panos Linardos, Chairman del RLC Global Forum. “Riunendo voci diverse in un unico contesto, creiamo lo spazio per una collaborazione e un pensiero innovativo che definiranno il futuro della nostra industria”.
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