Anche il tuo gatto può soffrire di demenza
A chi piace invecchiare? A nessuno: si diventa più lenti, più fragili e anche i processi cognitivi rischiano di deteriorarsi a causa di diverse patologie, portando a quella condizione nota genericamente come "demenza senile". Un rischio al quale non andiamo incontro solo noi: anche i nostri animali domestici possono soffrirne, e spesso non è facile capire che cosa stia succedendo. E trattandosi di una condizione per la quale non esiste (ancora) una cura, è importante sapere cosa fare per prevenirla, identificarla e mitigarla. Prendete l'esempio del gatto: può vivere fino a 20 anni, e passati i 15 ci sono ottime probabilità che cominci a mostrare segni di demenza. Eccovi una piccola guida per riconoscere se un gatto soffre di demenza, stilata da due veterinarie dell'università di Bristol.
. Gli effetti sul comportamento… I segnali più evidenti, e quindi più facili da identificare, che un gatto sta cominciando a soffrire di demenza sono comportamentali. Il più classico di tutti è l'uso della voce: un gatto con problemi cognitivi tende a miagolare più di frequente, e spesso in situazioni nelle quali prima non reagiva. L'esempio più diffuso sono i disperati miagolii notturni. Ai quali possono associarsi modifiche nel rapporto con gli umani: un gatto che soffre di demenza potrebbe diventare molto più "cozza" e cercare più spesso interazioni con i suoi compagni di casa, oppure al contrario potrebbe diventare schivo, nervoso ed evitante.
. Un cambio nei ritmi del sonno. Un altro classico comportamento che è spia di demenza sono i cambiamenti nei ritmi del sonno: un gatto che soffre di declino cognitivo tende a dormire meno di notte e al contrario a riposare a lungo di giorno. Se avete mai avuto un gatto anziano, poi, saprete che con l'età aumentano i casi di deiezioni depositate nel posto sbagliato (cioè fuori dalla cassetta): vale la pena segnalare comunque che questo è un sintomo associato a una vasta gamma di patologie, non solo la demenza.. Più pigro o più disorientato? Esatto: vi aspettavate che parlassimo di altro? E invece no: il modo migliore per scoprire se il vostro gatto soffre di demenza (a proposito: dopo i 15 anni è una condizione che colpisce il 50% dei felini) è sempre guardare il suo comportamento. Un gatto con problemi cognitivi può apparire disorientato, vagare senza meta o fissare spesso il muro senza motivo apparente. E di conseguenza può cambiare i suoi livelli di attività: alcuni gatti invecchiando giocano ed esplorano di più, altri di meno, quello che conta è riconoscere un cambiamento.. è DIVENTATO ANSIOSO. Due ultimi indizi per identificare problemi cognitivi nel vostro gatto: innanzitutto l'ansia, magari manifestata in situazioni nelle quali precedentemente l'animale era a proprio agio. Se vedete che il vostro gatto si nasconde più spesso del solito, potrebbe essere un inizio di demenza. Stesso discorso se notate che l'animale fa fatica a svolgere attività che prima gli venivano facili (anche cose banali come trovare la propria ciotola del cibo), o se non riesce a impararne di nuove. Insomma: i segnali sono tanti e facilmente identificabili, se conoscete il vostro gatto..
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