Asciugatrice, svelato l’orario migliore per accenderla: spendi 5 volte in meno

L’asciugatrice, per molti, è diventata un’estensione naturale della lavatrice, una di quelle comodità che semplificano la vita e restituiscono tempo.
Ma dietro la sua efficienza si nasconde una verità scomoda: è tra gli elettrodomestici che pesano di più sulla bolletta. Un oggetto indispensabile nei mesi freddi, eppure spesso usato senza attenzione, solo per abitudine. Basta però cambiare prospettiva, capire come e quando usarla, per trasformare un consumo alto in una scelta intelligente.
Negli ultimi anni abbiamo imparato a ragionare in modo diverso sul consumo energetico. Le fasce orarie non sono più solo numeri sul contratto della luce ma diventano un modo per risparmiare davvero. Dietro la routine del bucato si gioca una piccola strategia quotidiana: usare l’asciugatrice nel momento giusto significa ridurre i costi anche di cinque volte, senza rinunciare al comfort. Il segreto sta nel comprendere che il tempo, in questo caso, è energia.
Orario migliore per accendere l’asciugatrice: come risparmiare energia
Spesso è solo questione di orario. Le compagnie elettriche ormai offrono tariffe che cambiano a seconda del momento della giornata, e conoscere queste fasce orarie può fare la differenza tra un gesto comodo e uno costoso.
I modelli più recenti, soprattutto quelli a pompa di calore, hanno ridotto notevolmente i consumi, ma la loro efficienza dipende anche da come vengono usati. Accenderli nelle ore di punta equivale a pagare la corrente al suo prezzo massimo, mentre spostare l’uso alla sera o nel fine settimana significa risparmiare senza modificare nulla nella routine. Le fasce serali e i weekend, nelle tariffe biorarie, costano molto meno, perché la domanda energetica cala.
Oltre alla questione oraria, c’è un altro aspetto sottile ma determinante: la preparazione del bucato. L’asciugatrice funziona meglio quando riceve capi già ben centrifugati, quasi asciutti. In questo modo i tempi di funzionamento si riducono e l’energia necessaria cala drasticamente. Anche la manutenzione del filtro e del serbatoio dell’acqua è parte del risparmio: un apparecchio pulito lavora con meno fatica, e questo si riflette direttamente sui consumi.
C’è poi il tema delle funzioni “extra”, spesso usate per comodità. L’opzione antipiega, ad esempio, promette tessuti lisci senza ferro da stiro, ma richiede un dispendio energetico elevato. Allo stesso modo, i cicli lunghi o ad alta temperatura non sempre servono. I tessuti sintetici e le miste si asciugano perfettamente anche a impostazioni più basse. L’efficienza, in fondo, è un equilibrio tra ciò che serve e ciò che è superfluo.
L’abitudine di avviarla dopo cena, magari mentre si guarda un film o si prepara il giorno dopo, è già un primo passo concreto verso il risparmio. Nelle ore serali la corrente costa meno, e il ciclo di asciugatura può terminare senza pesare troppo sul contatore. Chi invece preferisce occuparsene nel weekend può sfruttare la tariffa ridotta di sabato e domenica.
Ricapitolando, con le tariffe biorarie più diffuse, il risparmio concreto si ottiene concentrando l’uso dell’elettrodomestico tra le 19.00 e le 8.00 del mattino nei giorni feriali, quando il costo dell’energia scende sensibilmente. Ancora meglio nel weekend, perché le ore a tariffa ridotta coprono l’intera giornata di sabato e domenica.
In queste fasce, il prezzo al kilowattora può anche ridursi di cinque volte rispetto alle ore centrali del giorno, comprese tra 8.00 e 19.00, che restano le più costose.
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