Asos abbassa le stime sul fatturato. Il rilancio richiede più tempo

Ottobre 2, 2025 - 08:01
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Asos abbassa le stime sul fatturato. Il rilancio richiede più tempo
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Previsioni sotto le attese per Asos, che ha annunciato ieri che i ricavi per l’intero anno 2025 saranno inferiori alle prospettive del mercato, a causa di una domanda ancora debole. I profitti si collocheranno nella fascia più bassa delle stime. Il profit warning ha fatto crollare le azioni dell’etailer che nella mattinata di ieri ha lasciato sul terreno oltre dieci punti percentuali per poi chiudere con una flessione del 4% mentre il titolo oggi segna un piccolo rimbalzo dell’1,4 per cento.

Il gruppo prevede però un aumento dell’ebitda rettificato di oltre il 60% rispetto all’anno precedente, con un risultato compreso nella parte bassa dell’intervallo tra 130 e 150 milioni di sterline (tra i 150 e 170 milioni di euro al cambio attuale). Tale crescita sarà sostenuta da un margine lordo più elevato e da una maggiore efficienza nei costi, con un margine ebitda rettificato sopra il 5%, in linea con le aspettative degli analisti.

Come comunicato dall’e-commerce britannico, nel secondo semestre l’azienda ha attuato importanti misure di riduzione dei costi che, pur non avendo avuto un impatto immediato, hanno abbassato in modo strutturale la base dei costi, aprendo la strada a consistenti risparmi annuali a partire dal 2026.

Guardando avanti, il gruppo conferma l’obiettivo di generare un ebitda rettificato e un flusso di cassa libero in linea con le previsioni per il 2026, sostenuti da un ulteriore miglioramento del margine lordo verso il 50% e dal proseguimento delle iniziative di efficienza. Restano inoltre valide le linee guida a medio termine: una crescita sostenibile dell’ebitda con margini vicini all’8% e un ritorno alla crescita dei ricavi.

Come riporta l’agenzia Radicor, gli analisti, tuttavia, sottolineano come la performance della seconda metà dell’anno sia risultata più debole del previsto. Secondo Berenberg, il fatturato dovrebbe segnare un calo del 7% a valuta costante nel secondo semestre e del 10% sull’intero anno, anche se i margini mostrano segnali di miglioramento grazie ai nuovi modelli di vendita e distribuzione.

Deutsche Bank rileva invece che i tentativi di rilancio della base clienti stanno richiedendo più tempo del previsto e che la debolezza delle vendite porterà l’ebitda rettificato a mancare le stime di consenso di circa il 5 per cento. Pur riconoscendo i progressi nella gestione delle scorte e l’introduzione del nuovo modello commerciale, gli analisti mettono in guardia sul rischio che la crescita delle vendite possa avvenire a scapito dei margini.

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Redazione Redazione Eventi e News