Battlefield 6 Recensione


...aka, la degna conclusione di una trilogia iniziata 14 anni fa.
Il nome di Battlefield, da diversi decenni, è stato sempre accostato a quello di Call of Duty: due eterni rivali che, a partire dalla fine degli anni '10 del 2000, si sono letteralmente dati battaglia, rilasciando sul mercato alcuni dei capitoli più iconici del genere dei First Person Shooter. Un confronto forse poco consono e necessario, data la natura piuttosto diversa delle due IP, ma che di fatto ha creato quella competizione necessaria a spingere gli sviluppatori a dare il meglio di sé.
Ma non siamo qui per parlare di Call of Duty, né tantomeno della faida tra le due saghe, bensì del nuovo capitolo che arriva dopo una lunghissima attesa di oltre quattro anni dall’ultima, sfortunata, entry della serie: Battlefield 2042. Dunque, non perdiamoci in chiacchere e scopriamo tutti i dettagli sull'esperienza offerta da Battlefield 6 in questa recensione.
Battlefield 6 Recensione
Battlefield è una delle saghe più longeve del panorama videoludico, contando numerosi capitoli nel corso della sua storia pluridecennale. [caption id="attachment_1108524" align="aligncenter" width="1088"]
La Campagna singleplayer di Battlefield 6
Come abbiamo già constatato nell’editoriale di pre-lancio, la campagna in Battlefield non è mai riuscita ad imporsi davvero rispetto alle altre modalità (e per fortuna, aggiungerei). Con questo capitolo, però, Electronic Arts ha voluto cambiare rotta, affidando l’intera produzione a Criterion, un team esterno a DICE. [caption id="attachment_1108525" align="aligncenter" width="1280"]

Il Multiplayer
Il vero punto forte dell’esperienza resta, come sempre, la modalità multiplayer. Mappe su vasta scala, veicoli di ogni tipo e distruzione totale in partite fino a 64 giocatori confermano la formula vincente della saga, tornata più bella e completa che mai. Avevo già avuto modo di provare il gioco durante l’accesso anticipato dell’open beta dello scorso agosto e devo dire che mi sono sentito subito a casa appena sceso sul campo di battaglia. La prima cosa che colpisce è il nuovo sistema di movimento, più fluido e naturale. Permette di compiere azioni inedite come la capriola per attutire le cadute, in stile Mirror’s Edge, e il prono a 360 gradi, che offre una libertà di manovra introdotta 7 anni fa con lo sfortunato Battlefield V. Il feeling delle armi è un altro grande punto di forza e il sistema di personalizzazione, ispirato in parte a quello di Call of Duty, si integra sorprendentemente bene con l’identità di Battlefield. L’arsenale è ampio e variegato, anche se alcune categorie risultano un po’ trascurate rispetto al passato. I fucili a pompa e quelli di precisione, tre per tipo, sono troppo pochi per gli standard a cui DICE ci aveva abituati.Tantissimi veicoli e un grande assente
I veicoli sono spettacolari e restituiscono un grande senso di autenticità. I controlli non sempre immediati rendono la guida più impegnativa, ma contribuiscono a trasmettere la difficoltà di manovrare mezzi pesanti come carri armati o jet. Anche i veicoli offrono un profondo livello di personalizzazione, sia dal punto di vista dei loro equipaggiamenti tattici che per l'estetica e le mimetiche. Mancano alcune grosse opzioni di Battlefield 4, come la visione termica per individuare le tracce di calore, ma il pacchetto offerto risulta comunque di ottimo valore. Grande assente è il combattimento navale, da sempre al centro dell'esperienza di Battlefield. Tuttavia, molte voci suggeriscono la sua introduzione già a partire dalla stagione 1, in arrivo il prossimo 28 ottobre.Conquista, Corsa e Deathmatch: le modalità più amate sono qui
Tornano anche le modalità più popolari della serie, tra cui Rush, ma il meglio arriva (ovviamente) con Conquista. Le mappe non sono numerosissime, ma i loro layout offrono molte opzioni strategiche e costringono i giocatori a rimanere costantemente attenti a ciò che li circonda. Personalmente avrei gradito la presenza di più remaster dal passato, considerando che Operation Firestorm, a quattordici anni di distanza, rimane ancora una delle migliori mappe della saga. Il lavoro compiuto da DICE è comunque di altissimo livello. Ogni partita è immersiva grazie ai dettagli visivi e a un sound design che valorizza al massimo il comparto tecnico. Le esplosioni, le urla dei feriti e i bossoli che cadono a terra creano un senso di coinvolgimento totale, superiore persino a molti titoli in realtà virtuale. La vera punta di diamante resta la distruzione. Già con Battlefield 1 nel 2016 DICE aveva raggiunto livelli impressionanti, ma Battlefield 6 riesce a spingersi ancora oltre. Ogni elemento può essere distrutto e, nel corso di una partita, il campo di battaglia cambia radicalmente forma, aprendo nuove vie di approccio e trasformando ogni scontro in un’esperienza sempre diversa. [caption id="attachment_1108985" align="aligncenter" width="1600"]
Battle Royale e futuro della saga
La Stagione 1 di Battlefield 6, che partirà il prossimo 28 ottobre secondo la roadmap ufficiale, sarà divisa in tre fasi e porterà con sé nuove mappe come Blackwell Fields, ambientata in una base aerea californiana pensata per scontri intensi tra terra e cielo. A supporto del gameplay verrà introdotta anche la modalità Punto d’Impatto (Strikepoint), un format 4v4 in cui ogni vita conta. Il tutto sarà arricchito da nuovi veicoli (come l’APC Traverser Mark 2) e armi come la SOR-300C, la Mini Fix e la GGH-22, tutti contenuti accessibili gratuitamente sin dal lancio della stagione. Secondo alcuni rumor, inoltre, questa prima stagione potrebbe anche segnare il debutto della tanto attesa modalità battle royale, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente l’offerta multiplayer e spingere la serie verso nuovi orizzonti competitivi. Resta però da vedere se DICE riuscirà a offrire un supporto lungo e completo, soprattutto considerando i tentativi fallimentari del passato in termini di contenuti post-lancio e modalità aggiuntive. I numeri imponenti registrarti in questi pochi giorni dal lancio sono comunque incoraggianti, e lasciano be sperare per il futuro del titolo durante i prossimi mesi. [caption id="attachment_1108986" align="aligncenter" width="1200"]
Conclusione
Battlefield 6 è il degno successore dei leggendari Battlefield 3 e Battlefield 4, e può essere considerato come la naturale conclusione della trilogia iniziata quattordici anni fa. Il gameplay è divertente e appagante, con un nuovo sistema di distruzione totale che porta l’immersione a livelli mai raggiunti prima. La campagna single player non è certo la modalità di punta, ma nelle poche ore che offre riesce comunque a raccontare una storia dal forte accento cinematografico, ambientata in uno scenario di conflitto globale. Il multiplayer è semplicemente sbalorditivo, il più divertente dai tempi di Battlefield 4. Tornano le modalità più amate, come Corsa e Conquista, accompagnate da nuove esperienze pensate per offrire approcci di gioco sempre diversi. A completare il pacchetto c’è Portal, una piattaforma che lascia spazio alla creatività dei giocatori, capaci di reinventare le regole della guerra in modi sempre sorprendenti. Le mappe al lancio non sono moltissime, ma offrono un’azione costante e ben bilanciata. Si passa da layout ideali per la fanteria a scenari vastissimi dominati da carri armati e jet. Grande assente al momento è il combattimento navale, uno dei marchi di fabbrica storici della serie, ma con l’arrivo della prima stagione EA promette nuovi contenuti che andranno ad ampliare ulteriormente l’offerta. Il comparto grafico è impressionante e riesce a garantire un livello di immersione totale. Manca forse quella raffinatezza che caratterizzava i capitoli storici come Battlefield 3 e Battlefield 4, ma nel complesso questa nuova iterazione è esattamente ciò che i fan aspettavano da quasi un decennio. Battlefield 6 è disponibile su tutte le piattaforme current-gen. Il 28 ottobre prenderà il via la prima stagione del lungo programma di supporto annunciato da EA e BF Studios. Per tutte le novità, rimanete con noi!L'articolo Battlefield 6 Recensione proviene da GameSource.
Qual è la tua reazione?






