Cartelli pubblicitari lungo le strade Anas: ecco come ottenere l'autorizzazione

lentepubblica.it
Chi desidera installare insegne, cartelli o altri strumenti pubblicitari in prossimità delle aree di rifornimento carburante collegate a strade statali o autostrade gestite da Anas deve prima ottenere un’autorizzazione formale.
L’ente stradale rilascia infatti il permesso soltanto dopo aver verificato che la proposta rispetti pienamente quanto previsto dal Codice della Strada e dal relativo regolamento.
L’autorizzazione alla posa di insegne, cartelli o altri mezzi pubblicitari in vista delle strade statali non è una mera formalità: l’obiettivo primario è tutelare l’incolumità degli utenti della strada. La legge vieta qualsiasi elemento che, per forma, dimensione, colore o posizione, possa ingenerare confusione con la segnaletica o ridurne l’efficacia; analogamente sono proibite sorgenti luminose o messaggi che risultino distraenti o abbaglianti per i conducenti.
Regole tecniche essenziali (distanze, superfici, eccezioni)
Per tradurre il principio di sicurezza in misure concrete la normativa fissa distanze minime e limiti misurabili. Tra le prescrizioni più rilevanti (art. 51 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada):
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fuori dai centri abitati: almeno 3 m dal limite della carreggiata; 150 m dagli altri cartelli; 250 m prima dei segnali di pericolo/prescrizione; 150 m dopo i segnali di pericolo; 150 m prima dei segnali di indicazione; 100 m dopo i segnali di indicazione; 300 m dalle intersezioni; 200 m dagli imbocchi delle gallerie.
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entro i centri abitati: regole analoghe ma con distanze generalmente più ridotte (es. 50 m da altri cartelli/segnali/intersezioni), e spazio per regolamenti comunali.
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eccezione importante: le insegne poste parallelamente al senso di marcia e in aderenza a fabbricati sono soggette a regole semplificate (se collocate ad almeno 3 m dalla carreggiata possono non rispettare alcune distanze).
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Preinsegne: fuori dai centri abitati è ammesso un posizionamento in deroga entro 500 m prima delle intersezioni, con limiti specifici legati allo “spazio di avvistamento” dei segnali.
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nelle aree di servizio (stazioni carburante / parcheggi) la normativa fissa percentuali massime di superficie destinabile alla pubblicità (limiti stabiliti dal regolamento di esecuzione).
Questi numeri sono prescrizioni di riferimento: in sede di istruttoria Anas e gli enti locali applicano e interpretano le distanze alla luce delle caratteristiche geometriche e del contesto (tipo di strada, velocità, visibilità, curve, gallerie).
Illuminazione, colori e situazioni critiche
La pubblicità luminosa è consentita solo se progettata in modo da non abbagliare né distrarre: intensità, posizione dei punti luce, schermature e modalità di accensione sono valutate in istruttoria. Inoltre, nei pressi degli incroci alcuni colori (rosso/verde) possono essere tollerati ma solo se usati con estrema cautela, per evitare sovrapposizioni semantiche con semafori o segnali. Queste limitazioni nascono sia dal Codice sia dalle istruzioni tecniche di Anas.
Competenza, nulla osta e durata dell’autorizzazione
- Nei centri abitati con meno di 10.000 abitanti la competenza autorizzativa è comunale; tuttavia, se la strada è statale serve prima il nulla osta tecnico di Anas (fondamento: art. 23 CdS). Analogamente, se un cartello è installato su una strada non ANAS ma è visibile da una strada gestita da Anas, il nulla osta dell’azienda è comunque obbligatorio.
- L’autorizzazione rilasciata da Anas ha (secondo il portale ufficiale) una durata triennale e può essere rinnovata; il rilascio è subordinato al pagamento di un canone annuale e al versamento degli oneri di istruttoria, calcolati secondo le tabelle pubblicate nella Gazzetta Ufficiale. Per le tariffe e le tabelle di riferimento si rimanda alle pubblicazioni ufficiali e alla sezione “Norme e Tariffe” del sito Anas.
Documentazione richiesta e iter pratico (ANAS Digital CRM)
Per presentare una richiesta completa Anas chiede di caricare la documentazione tecnica e amministrativa tramite la piattaforma ANAS Digital CRM; per alcune tipologie (es. rebranding nazionale di insegne in impianti carburante) è richiesta l’approvazione preventiva dei bozzetti dall’Ufficio Pubblicità ed Eventi della Direzione Generale. Elementi tipici da predisporre:
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planimetria d’insieme (scala 1:500 o 1:1000) con l’indicazione esatta della strada e del km di collocazione;
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progetto e relazione tecnica firmata da tecnico abilitato (descrizione ancoraggi, fondazioni, schermature luminose, verifica impatto visivo e sicurezza);
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bozzetto grafico del mezzo pubblicitario (misure, messaggio, frontale/bifacciale);
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fotografie dello stato di fatto e degli accessi alla struttura;
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eventuali dichiarazioni sostitutive (marca da bollo, dati anagrafici e documenti d’identità) e ricevute di pagamento delle spese istruttorie.
Il portale guida il flusso — dall’anagrafica alla sezione documentale — e genera il modulo ufficiale in formato scaricabile al momento dell’invio; la pratica viene protocollata e può essere monitorata nella sezione “Storico richieste”. In caso di istruttoria integrativa Anas richiederà gli elementi mancanti. Nei regolamenti si prevede, in genere, un termine per la conclusione dell’istruttoria amministrativa (la normativa di riferimento fissa termini di massima: l’ufficio competente decide entro 60 giorni salvo diverso termine).
Cartelli pubblicitari lungo le strade Anas: la guida per ottenere l’autorizzazione
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