Concorso Ministero Giustizia 2025: selezione per le commissioni esaminatrici

Settembre 6, 2025 - 13:30
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Concorso Ministero Giustizia 2025: selezione per le commissioni esaminatrici

lentepubblica.it

È stato avviato il processo di selezione per i membri delle commissioni esaminatrici che valuteranno i candidati del concorso 2025 per l’assunzione di 2970 nuovi dipendenti nel Ministero della Giustizia.


L’iniziativa, coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica, punta a individuare figure altamente qualificate, con comprovata esperienza, da proporre alla Commissione RIPAM per la nomina ufficiale.

Il concorso prevede l’inserimento di 370 funzionari destinati agli Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti (UNEP) e di 2.600 assistenti che opereranno a supporto della giurisdizione e dei servizi di cancelleria. Si tratta di assunzioni a tempo indeterminato, regolate dalle principali normative sul pubblico impiego e dalle disposizioni specifiche sui concorsi pubblici.

Concorso Ministero Giustizia 2025: selezione per le commissioni esaminatrici

Le commissioni incaricate delle prove saranno composte, secondo necessità, da:

  • un presidente
  • due componenti ordinari
  • un segretario
  • e, se previsto, membri aggiuntivi specializzati nella valutazione delle competenze digitali e linguistiche.

Per garantire il regolare svolgimento dei lavori, potranno essere nominati anche supplenti in numero adeguato. Le attività delle commissioni, come stabilito dalla legge, potranno essere organizzate anche in modalità telematica, purché siano rispettati standard di sicurezza e tracciabilità delle comunicazioni.

Gli interessati potranno candidarsi entro le ore 12:00 dell’8 settembre 2025 esclusivamente tramite registrazione sul portale inPA, indicando un unico ruolo per cui presentare domanda (presidente, componente, segretario o componente aggiuntivo). Una volta raccolte, le candidature saranno inserite in elenchi generati automaticamente dalla piattaforma, che costituiranno la base per le successive nomine. È bene precisare che l’inserimento nell’elenco non comporta alcun diritto automatico all’incarico.

Le commissioni avranno il compito di sovrintendere a ogni fase delle procedure concorsuali: dalla verifica preventiva della qualità e uniformità delle domande d’esame, alla definizione delle graduatorie finali di merito, garantendo il rispetto dei tempi fissati dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Ai membri spettano compensi stabiliti da specifici decreti, con retribuzioni proporzionate al numero delle sedute a cui si partecipa, anche in caso di interruzione anticipata dell’incarico.

Requisiti specifici

Per ricoprire i ruoli di presidente o componente ordinario, è richiesto un minimo di cinque anni di esperienza in ambiti giuridici e amministrativi pertinenti alle aree professionali oggetto del concorso. Tra le competenze necessarie per i funzionari UNEP rientrano il diritto civile e penale, le norme sui protesti cambiari, il diritto della navigazione, le procedure di notifica e di esecuzione, oltre alla conoscenza dell’ordinamento giudiziario e della disciplina del pubblico impiego. Per i profili di assistente, invece, sono richieste solide basi in diritto costituzionale, amministrativo, procedura civile e penale, nonché dimestichezza con i servizi di cancelleria e le norme sulle spese di giustizia e sul casellario giudiziale.

Chi aspira a diventare componente aggiuntivo per la valutazione delle competenze informatiche deve possedere una preparazione avanzata nell’uso delle tecnologie digitali, mentre per la verifica delle abilità linguistiche in inglese è richiesto un livello pari o superiore al B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.

Costituiranno titolo preferenziale, ai fini della selezione dei componenti, eventuali qualifiche dirigenziali, dottorati, master o altre specializzazioni coerenti con il profilo richiesto.

L’invio alla Commissione RIPAM degli elenchi

Il Dipartimento della Funzione Pubblica curerà infine l’invio alla Commissione RIPAM degli elenchi ordinati delle candidature, predisposti in base a requisiti e titoli dichiarati. Per assicurare la massima trasparenza e rotazione degli incarichi, saranno seguiti criteri che evitano nomine ripetute in tempi ravvicinati. L’individuazione dei nominativi avverrà tramite estrazione a sorte, nel rispetto dell’equilibrio di genere, con successiva verifica dei curricula per confermare la corrispondenza dei profili alle esigenze delle commissioni.

Nel caso in cui il numero di candidature fosse insufficiente per procedere al sorteggio, la nomina avverrà direttamente tra i candidati disponibili, eventualmente chiedendo il supporto dell’amministrazione interessata per completare la composizione delle commissioni.

Questa selezione rappresenta dunque un passaggio chiave per garantire procedure di assunzione trasparenti ed efficienti, fondamentali per rafforzare gli uffici giudiziari e migliorare i servizi a cittadini e imprese, in un settore che richiede competenze elevate e affidabilità assoluta.

Concorso Ministero Giustizia 2025: selezione per le commissioni esaminatrici

Qui il bando completo.

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