L’Europa lotta per il suo futuro: il discorso allo Stato dell’Unione di Ursula von der Leyen


La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Strasburgo, ha tenuto un discorso durato circa un’ora, tracciando un bilancio dell’ultimo anno e delineando i punti chiavi dell’azione politica europea nei prossimi mesi
Indipendenza e lotta per l’indipendenza. Sono queste le parole che risuonano durante la riunione sullo Stato dell’Unione europea. Le pronuncia la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, facendo un bilancio del lavoro di questo nuovo anno di mandato.
E, difatti, annuncia un nuovo semestre: quello della difesa. Alla cui base ci saranno muri di droni posizionati per difendere l’Europa, ogni centimetro dell’Europa.
Le parole arrivano poche ore dopo che sulla Polonia volavano i droni russi. E von der Leyen non se lo è lasciato sfuggire, annunciando l’intenzione di aumentare la pressione sulla Russia con il diciannovesimo pacchetto di sanzioni e accelerando l’eliminazione graduale dei combustibili fossili russi nell’Ue.
Idem per lo stato di Israele: “sospendiamo il nostro sostegno bilaterale a Israele“, con l’intenzione di proporre sanzioni contro ministri estremisti e coloni violenti e una sospensione parziale dell’accordo di associazione nei suoi aspetti commerciali.
Ma indipendenza è anche sul fronte energetico e in ambito industria pesante (leggi acciai). Casa e automotive (piccole ed elettriche: insomma le ecar), batterie (sul piatto 1,8 miliardi di euro per la produzione di batterie) ed euro digitale sono stati citati, mentre notiamo che nel lungo discorso c’è un grande assente: la lotta alla crisi climatica.
Solo un cenno sulla resilienza agli incendi e nuovi obiettivi climatici al 2040. Anche il Green deal è sorvolato. Von der Leyen si limita a dire che la transizione ecologica non va a discapito dei posti di lavoro, che saranno comunque tutelati. Riportando l’industria europea a essere competitiva.
Si vede a scapito di tutto e di tutti. Peccato: noi l’indipendenza la vorremmo anche dall’inquinamento che, come la Commissione europea ben sa, è causa di tanti cittadini europei.
Però, in tutto questo von der Leyen conta su un ritorno dei cervelli in fuga in Europa: “la scienza è uno dei beni mondiali più preziosi. Per questo lanceremo un pacchetto da 500 milioni per attrarre i migliori talenti: il mondo guarda all’Europa e l’Europa è pronta ad assumere il ruolo di guida“.
Crediti immagine: Depositphotos
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