Matteo Franzoso è morto in Cile dopo due giorni di coma

Matteo Franzoso, discesista della Nazionale, è morto ieri pomeriggio in una clinica di Santiago del Cile, dopo due giorni di coma seguiti a un terribile incidente in allenamento. Avrebbe compiuto ventisei anni oggi. Franzoso era caduto sabato scorso a La Parva, località a cinquanta chilometri dalla capitale cilena, durante una sessione della squadra azzurra. Al primo salto del tracciato, un errore di assetto lo ha sbalzato oltre le reti di protezione fino a colpire una staccionata in legno posta sei o sette metri più in là. I soccorsi sono stati immediati, l’elisoccorso lo ha trasferito a Santiago, dove i medici hanno indotto il coma farmacologico per contenere un grave trauma cranico con edema cerebrale. La battaglia è durata quarantotto ore, senza esito. La notizia è stata comunicata dai sanitari locali alla famiglia, arrivata in Cile poche ore dopo l’incidente, e alla Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi).

La morte di Franzoso scuote una Nazionale già segnata dalla scomparsa, meno di un anno fa, della diciannovenne Matilde Lorenzi, cresciuta come lui nello sci club Sestriere. Il presidente del sodalizio, Alessandro Garrone, ha ricordato il valore dei due ragazzi: «Ragazzi che hanno sacrificato anni per uno sport considerato sinora sano, aggregante, formativo e che deve rimanere tale». Una ferita che rimette al centro il tema della sicurezza in un’attività in cui la linea tra spettacolo e rischio resta sottile.

Le parole del presidente della Fisi, Flavio Roda, hanno dato voce al dolore della federazione: «È una tragedia per la famiglia e per il nostro sport, un dramma che ci riporta allo stato d’animo di poco meno di un anno fa, quando scomparve Matilde. È assolutamente necessario fare tutto il possibile perché non si ripetano più episodi del genere». Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha assicurato la vicinanza delle istituzioni: «La nostra ambasciata ha seguito subito il caso. Matteo si stava preparando per le prossime Olimpiadi di Milano Cortina 2026, lo ricorderemo come merita durante tutta la manifestazione».

Franzoso, atleta delle Fiamme Gialle, era arrivato quarto ai Mondiali junior di Narvik nel 2020, vincitore nel superG di Coppa Europa a Zinal nel 2021, esordiente in Coppa del Mondo nello stesso anno in Val Gardena. Diciassette le sue presenze nel massimo circuito, con un miglior piazzamento al ventottesimo posto nel superG di Cortina d’Ampezzo nel gennaio 2023. Sempre in quella stagione aveva conquistato il titolo italiano nella combinata. La sua ultima gara risale allo scorso marzo, a Kvitfjell, in Norvegia.

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