Non aprite quei messaggi privati su Facebook: attenzione alla nuova truffa

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Nonostante le continue campagne di informazione sulla sicurezza digitale, i social network restano uno dei canali preferiti dai criminali informatici per colpire utenti distratti: si consiglia di non aprire messaggi privati su Facebook se non si è sicuri, è in campo una nuova truffa.
L’episodio più recente, individuato alla fine di agosto 2025 dagli esperti del Global Research and Analysis Team di Kaspersky, evidenzia l’evoluzione delle tecniche di phishing mirate al furto di password e dati sensibili.
La truffa dei messaggi privati su Facebook
Al centro dell’attacco c’è StealC v2, una nuova versione di un malware specializzato nel raccogliere credenziali d’accesso. Questa minaccia si diffonde attraverso messaggi privati inviati su Facebook, che fingono di provenire dal sistema di supporto della piattaforma. Il testo segnala un presunto blocco dell’account e invita la vittima a risolvere il problema tramite un link dedicato.
Chi cade nella trappola viene reindirizzato a una pagina contraffatta, graficamente simile a quella ufficiale, dove viene richiesto di inserire nome utente e password. A quel punto, i dati finiscono direttamente nelle mani dei truffatori, che possono così impossessarsi dell’account, utilizzarlo per diffondere altre truffe o persino rivenderlo nel mercato nero del web.
L’operazione, per quanto sofisticata, si basa ancora una volta su un punto debole ben noto: la fiducia dell’utente. Non è infatti il sistema a essere violato, ma la persona a essere indotta a consegnare spontaneamente i propri dati attraverso un raggiro accuratamente costruito.
Un decalogo pratico per difendersi dagli attacchi
Per questo motivo, la prevenzione resta l’arma più efficace. Ecco un decalogo pratico per difendersi.
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Verifica sempre il mittente: diffida di messaggi non richiesti, anche se sembrano provenire da fonti ufficiali.
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Non cliccare su link sospetti: se ricevi avvisi su presunti blocchi di account, accedi direttamente al sito tramite l’app o digitando l’indirizzo manualmente.
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Controlla l’URL: le pagine fasulle spesso presentano indirizzi web con piccoli errori o domini insoliti.
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Non inserire credenziali su siti non sicuri: assicurati che la connessione sia cifrata (https://) e che il dominio sia corretto.
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Attiva l’autenticazione a due fattori: un ulteriore livello di protezione rende più difficile l’accesso anche se la password viene sottratta.
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Aggiorna dispositivi e applicazioni: sistemi non aggiornati sono più vulnerabili a malware e attacchi.
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Non condividere mai password tramite chat o email: nessun servizio legittimo richiede credenziali in questo modo.
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Cambia le password con regolarità: meglio usare combinazioni uniche e complesse per ogni account.
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Installa un buon antivirus: strumenti affidabili possono individuare software malevoli come StealC v2 prima che facciano danni.
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Segnala subito sospetti: avvisi fasulli o tentativi di phishing vanno riportati alla piattaforma interessata per bloccare rapidamente la truffa.
In un mondo sempre più connesso, la prudenza resta la difesa più efficace: un clic sbagliato può bastare a consegnare la propria identità digitale a mani sbagliate.
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