“Puliamo il Mondo 2025”: oltre 24mila rifiuti rimossi nei parchi urbani italiani

Settembre 19, 2025 - 12:30
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“Puliamo il Mondo 2025”: oltre 24mila rifiuti rimossi nei parchi urbani italiani

lentepubblica.it

Un’Italia più pulita e consapevole: questo l’obiettivo che guida la storica campagna “Puliamo il Mondo”, arrivata nel 2025 alla sua 33ª edizione e promossa da Legambiente con il sostegno di scuole, associazioni, amministrazioni e imprese.


L’iniziativa, in programma dal 19 al 21 settembre, quest’anno ha messo in evidenza numeri che fanno riflettere: in 49 aree verdi di 20 città, da Milano a Napoli fino a Potenza, sono stati raccolti 24.260 rifiuti, con una media impressionante di quattro oggetti per ogni metro quadrato osservato.

A stilare questo bilancio è l’indagine Park Litter 2025 di Legambiente, che fotografa lo stato di salute dei nostri parchi. Il quadro è chiaro: la plastica rimane la principale nemica dell’ambiente, rappresentando il 64,3% del totale. Al primo posto tra i rifiuti più diffusi si confermano i mozziconi di sigaretta, ben 10.472 in totale, seguiti da carta e cartone (11%), metalli (9,1%) e vetro con ceramica (7,1%). Preoccupa inoltre il fatto che oltre la metà degli scarti rinvenuti appartenga ancora alle categorie bandite dalla direttiva europea SUP sui prodotti monouso, entrata in vigore tre anni fa.

Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, sottolinea come il volontariato ambientale sia uno strumento essenziale per costruire comunità più responsabili: «Ogni gesto di cura, anche minimo, contribuisce a cambiare la mentalità collettiva e a proteggere le aree comuni. Con “Puliamo il Mondo” uniamo la conoscenza scientifica al lavoro concreto sul territorio».

Gli appuntamenti simbolo

L’edizione 2025 ha scelto Salerno come una delle tappe più rappresentative. Qui, lungo il litorale cittadino, volontari e imbarcazioni specializzate si sono impegnati a rimuovere rifiuti galleggianti in un’iniziativa che ha legato il tema ambientale a quello della pace e della giustizia climatica. Durante l’evento, uno spazzamare ha issato lo striscione “Giustizia Climatica è Pace”, affiancato da bandiere palestinesi, in solidarietà con le campagne internazionali per i diritti dei popoli.

Non meno significativo l’appuntamento in Abruzzo, a Fossacesia, lungo la suggestiva Costa dei Trabocchi. Qui si è svolta una sessione di plogging – l’attività che combina corsa e raccolta rifiuti – alla presenza della maratoneta Ivana Di Martino, impegnata nel progetto “Infinita Bellezza”: dieci maratone in dieci giorni da Milano a Roma per sensibilizzare sull’urgenza della crisi climatica e sulla tutela della biodiversità.

Un impegno capillare in tutta Italia

Il fine settimana di mobilitazione ha coinvolto centinaia di località. In Abruzzo studenti e volontari hanno ripulito spiagge e pinete di Alba Adriatica, mentre in Sardegna gli alunni di Palau si sono dedicati agli arenili. A Castellaneta, in Puglia, le attività hanno interessato sia la costa che il centro urbano, con particolare attenzione alle dune, habitat delicatissimo.

La Toscana ha visto la partecipazione di cittadini a Prato, con interventi al “Parco della Liberazione e della Pace”. In Liguria, Genova ha unito ambiente e memoria storica, con la pulizia dell’antico acquedotto e la celebrazione del centenario del partigiano Giordano Bruschi. Al Nord, a Milano, i volontari hanno sfidato a colpi di sacchi per raccogliere il maggior numero di mozziconi, mentre a Trento sei parchi lungo il torrente Fersina risultano riqualificati.

Le regioni del Sud non sono rimaste a guardare: in Calabria gli studenti hanno scoperto e valorizzato alberi secolari durante la pulizia di aree verdi, mentre in Sicilia ci si è dedicati alla strada verso un antico mulino a vento, simbolo del paesaggio locale. In Basilicata, Potenza ha affrontato il tema dei rifiuti abbandonati in periferia, e in Umbria, a Perugia, la cittadinanza ha unito la raccolta all’opera di manutenzione di panchine e staccionate.

La giornata conclusiva, domenica 21 settembre, ha visto iniziative da Nord a Sud: dal Parco di Colle Oppio a Roma, con azione di pulizia e swap party, alla spiaggia marchigiana di Fiorenzuola di Focara, passando per Ravenna, dove piste ciclabili e aree costiere sono state restituite alla cittadinanza.

I nodi ancora aperti

L’indagine Park Litter evidenzia anche le carenze infrastrutturali. Molti transetti monitorati presentano zone di accumulo vicino a panchine e tavoli, con una dotazione di cestini insufficiente o non adeguata alla raccolta differenziata. Ancora più preoccupante è la presenza, in quasi tre quarti delle aree esaminate, di tombini e canali di scolo che convogliano i rifiuti verso fiumi e mari, trasformandosi in corridoi diretti di inquinamento.

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