Una patrimoniale per la transizione ecologica? Se ne parla nel podcast di greenreport

Settembre 16, 2025 - 02:00
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Una patrimoniale per la transizione ecologica? Se ne parla nel podcast di greenreport

«La transizione ecologica costa, servono investimenti. Spendere oggi per stare meglio domani. Sì, ma dove prendere i soldi? Ecco un’idea». Maurizio Izzo apre così la nuova puntata del podcast di greenreport. Una soluzione al problema delle risorse, prosegue il direttore responsabile del nostro giornale, la suggerisce Demetrio Guzzardi, economista del Sant’Anna di Pisa che dopo aver analizzato quanto il nostro sistema fiscale sia regressivo per i contribuenti più ricchi , lancia una proposta che nasce da uno studio, da cui si evince che se una patrimoniale fosse applicata anche solo all’1% dei più ricchi, ovvero a chi possiede 1,7 milioni di euro di patrimonio, si otterrebbe un gettito addizionale di oltre 30 miliardi di euro, che potrebbero finanziare investimenti nella transizione ecologica, come incentivi all’efficientamento energetico delle abitazioni o lo sviluppo delle energie rinnovabili. Questi interventi, aggiunge l’economista, oltre a favorire la sostenibilità avrebbero anche un effetto positivo sui prezzi dell’energia, con un vantaggio ulteriore per i cittadini meno abbienti.

«L’estate sta finendo e ci lascia in dote un mese di agosto più caldi di sempre», prosegue Izzo nella segnalazione delle principali notizie che greenreport ha pubblicato la scorsa settimana. Per l’esattezza, quello appena passato è stato il terzo agosto più caldo, stando ai dati del servizio per il cambiamento climatico di Copernicus. La cosa ci riguarda da vicino, anche perché l’Europa è il continente che si riscalda più rapidamente al mondo, alla velocità doppia rispetto alla media globale. Non è dunque una sorpresa che anche ad agosto i dati siano peggiori rispetto al dato complessivo.

E sempre a proposito di caldo eccessivo: i dati degli ultimi 20 anni per morti correlate al calore sono allarmanti, e in attesa di invertire la rotta l’architetto Edoardo Zanchini illustra quelle che potrebbero essere delle efficaci soluzioni, a cominciare dall’eliminare l’asfalto, dall’ombreggiare il più possibile piantando alberi e sistemando tende nei centri storici come fanno nelle città spagnole, sfruttare i colori più chiari e riflettenti ma anche l'acqua: gli schizzi delle fontane, la nebulizzazione o specchi d’acqua posti in direzione dei venti alleviano infatti l'impatto del caldo.

E ancora a proposito di acqua: Gerd, la grande diga etiope che fa discutere. Ne parla Mauro Grassi sulle nostre pagine, con un articolo citato anche dal Corriere della sera. Grassi racconta la storia di questa che è la più grande diga idroelettrica dell’Africa, una delle prime 20 al mondo, ma che è anche fonte di tensione tra i Paesi confinanti.

Infine, Izzo nel podcast dedica un pensiero all’ennesima alluvione che ha colpito la Toscana, e in particolare l’Isola d’Elba. «Lo facciamo con le parole di Legambiente Arcipelago Toscano: Non basta nemmeno più esprimere solidarietà a chi è stato colpito per l’ennesima o per la prima volta, a chi è giustamente arrabbiato, spaventato, deluso, a chi ha perso nuovamente tutto. Per restituire speranza e fiducia ai cittadini servono, come ha già detto qualcuno, scelte coraggiose, bisogna dire la verità, occorre mettere in atto non misure di contenimento che – come si è visto – di fronte a eventi così violenti non contengono nulla, ma misure strutturali, cambiare paradigma e passare dall’assalto al territorio alla gestione del territorio, dalle energie fossili a quelle rinnovabili, non certo ai rigassificatori».

 

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia