Jimmy Kimmel torna in tv dopo la sospensione: “Non volevo scherzare sull’omicidio di Kirk”. Trump: “Spazzatura democratica”

Settembre 25, 2025 - 07:30
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Jimmy Kimmel torna in tv dopo la sospensione: “Non volevo scherzare sull’omicidio di Kirk”. Trump: “Spazzatura democratica”

“Come stavo dicendo prima di essere interrotto…”. Ha esordito così Jimmy Kimmel nella serata di ieri, tornando in onda dopo una settimana di sospensione imposta dalla rete ABC, emittente televisiva controllata dalla Disney. La discussa sospensione del “Jimmy Kimmel Live” era arrivata dopo le dichiarazioni del conduttore riguardo all’omicidio di Charlie Kirk, in cui Kimmel aveva accusato Donald Trump, e gli ambienti a lui più vicini, di strumentalizzare politicamente quanto accaduto. Le parole di Kimmel avevano provocato un’ondata infinita di critiche, commenti e pressioni, culminate poi nella decisione di ABC di sospendere il suo show.

Per il suo ritorno in tv, il conduttore ha affrontato diversi argomenti: dalla sospensione del suo programma all’omicidio di Charlie Kirk, passando naturalmente per il tema della libertà di espressione negli Stati Uniti, un argomento che negli ultimi giorni è stato al centro di un acceso dibattito nazionale. Al suo rientro in studio, il pubblico lo ha accolto con un applauso durato diversi minuti. Eppure, nonostante la decisione della Disney di far tornare in onda Kimmel, il suo programma non sarà comunque trasmesso da molte stazioni affiliate locali: colossi televisivi come Sinclair e Nexstar Media Group, che possiedono circa un quarto delle emittenti affiliate ad ABC, hanno infatti deciso di non mandare in onda il “Jimmy Kimmel Live”, proseguendo dunque con la sospensione del programma.

“Non volevo scherzare sull’omicidio di un giovane”

“Non so chi abbia avuto le 48 ore più strane, io o l’amministratore delegato della Tylenol” (in riferimento al marchio che produce il farmaco a base di paracetamolo attaccato da Trump). “È stato travolgente”, ha esordito Kimmel. “Il nostro governo non dovrebbe avere il potere di controllare ciò che diciamo o non diciamo in televisione, e dobbiamo difendere questo principio. Ho riflettuto molto su cosa dire stasera e la verità è che non credo che le mie parole possano fare molta differenza: se vi piaccio, vi piaccio; se no, non vi piaccio. Non ho la pretesa di cambiare l’opinione di nessuno. Ma c’è una cosa che voglio chiarire: mi importa come essere umano. Voglio che capiate che non è mai stata mia intenzione scherzare sull’omicidio di un giovane”.

Kimmel, visibilmente commosso, ha poi proseguito: “Non è mai stata mia intenzione attribuire la colpa a un gruppo specifico per le azioni di un individuo chiaramente instabile. Cercavo proprio di fare il contrario. Ma capisco che qualcuno si sia sentito offeso, o non abbia capito, o entrambe le cose. E a chi si è sentito preso di mira dico: capisco la vostra rabbia. Se fosse successo a parti invertite, mi sarei sentito allo stesso modo. Non credo che l’assassino di Kirk rappresentasse nessuno. Era una persona malata che pensava che la violenza fosse la soluzione, e non lo è mai”.

Riguardo al tema della libertà di parola, il conduttore ha dichiarato: “La libertà di parola è ciò che più viene ammirato di questo Paese, ed è qualcosa che mi vergogno a dire di avere dato per scontato, finché non hanno licenziato il mio amico Stephen e hanno costretto le emittenti che trasmettono il nostro show localmente a cancellarlo. Non è legale. Non è americano. È anti-americano”, ha detto Kimmel prima di concludere il suo discorso riferendosi direttamente a Trump: “Ha provato in tutti i modi a cancellarmi. Invece ha costretto milioni di persone a guardare il mio programma. Ora forse vi tocca pubblicare i file su Epstein per distrarre il pubblico!”.

“Spazzatura democratica”

Com’era prevedibile, il commento di Trump alla nuova messa in onda dello show non si è fatto attendere: “Non riesco a credere che ABC Fake News abbia ridato il lavoro a Jimmy Kimmel. La ABC aveva comunicato alla Casa Bianca che il suo show era stato cancellato!”, ha commentato Trump su Truth. “Da allora a oggi deve essere successo qualcosa, perché il suo pubblico è sparito e il suo ‘talento’ non è mai esistito. Perché dovrebbero voler riassumere qualcuno che fa così male, che non è divertente e che mette a repentaglio la rete trasmettendo per il 99% spazzatura democratica?”. Concludendo, Trump ha poi scritto: “Penso che metteremo alla prova la ABC. Vediamo come andrà. L’ultima volta che li ho perseguiti mi hanno dato 16 milioni di dollari. Questa volta sembra ancora più redditizio. Un vero branco di perdenti! Lasciamo che Jimmy Kimmel marcisca con i suoi pessimi ascolti”.

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