Le scadenze fiscali del mese di ottobre 2025

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Ottobre 2025, ecco il calendario delle scadenze fiscali: tutti gli appuntamenti per imprese, lavoratori e cittadini.
Il mese di ottobre 2025 si presenta particolarmente denso sul fronte tributario. Aziende, professionisti, enti pubblici e associazioni sono chiamati a rispettare numerosi obblighi nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e di altri organismi competenti.
Si va dal pagamento delle imposte dirette e indirette alla presentazione delle dichiarazioni, passando per comunicazioni periodiche e adempimenti specifici legati a regimi agevolati o a particolari categorie di contribuenti.
Un quadro fitto che richiede attenzione per non incorrere in errori o sanzioni. Per cittadini, imprese e professionisti, la parola d’ordine è dunque organizzazione: rispettare le date fissate non è solo un dovere, ma anche un modo per evitare sanzioni e interessi aggiuntivi.
1 ottobre: imposta di registro per i contratti di locazione
La prima data da cerchiare sul calendario è quella del 1° ottobre. Entro questa scadenza va effettuato il versamento dell’imposta di registro per i contratti di affitto e locazione stipulati o rinnovati a partire dal 1° settembre. L’adempimento riguarda sia le nuove sottoscrizioni sia i rinnovi taciti.
16 ottobre: il cuore delle scadenze
La metà del mese rappresenta il momento più intenso. Il 16 ottobre, infatti, confluiscono numerosi versamenti che toccano diversi ambiti fiscali.
Sul fronte delle imposte sostitutive, i datori di lavoro devono corrispondere l’imposta applicata sui premi di produttività e sugli incentivi legati a innovazione ed efficienza erogati ai dipendenti. Sempre nello stesso giorno scadono i pagamenti legati a regimi particolari:
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docenti che svolgono lezioni private e ripetizioni, chiamati a versare le rate dell’imposta sostitutiva sul reddito derivante da questa attività;
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contribuenti che hanno aderito al regime forfettario, tenuti al pagamento delle rate relative al saldo 2024 e al primo acconto 2025, comprensive degli interessi di legge;
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giovani imprenditori e lavoratori in mobilità che beneficiano del regime di vantaggio, anch’essi soggetti a versamenti frazionati con applicazione degli interessi.
Rilevanti anche gli adempimenti sulle plusvalenze: i contribuenti che hanno realizzato guadagni da cessioni di beni o da altri redditi diversi devono corrispondere le rate della relativa imposta sostitutiva.
Il 16 ottobre è inoltre il giorno chiave per imprese e società di capitali. Sono previste scadenze per il pagamento dell’Ires, con particolare riguardo alle cosiddette “società di comodo”, soggette a una maggiorazione del 10,5%. Contestualmente, anche le rate dell’Irap vanno saldate, sia come saldo dell’anno precedente sia come primo acconto per il nuovo periodo d’imposta.
Non meno importante il capitolo delle ritenute: condomini, enti pubblici e sostituti d’imposta in generale devono riversare le trattenute operate nel mese precedente su compensi di vario tipo, dai redditi da lavoro autonomo alle provvigioni, passando per indennità e interessi. Alcune regole consentono di posticipare i versamenti quando l’importo complessivo non supera determinati limiti, ma entro dicembre ogni arretrato deve comunque essere regolarizzato.
31 ottobre: dichiarazioni e comunicazioni
L’ultima grande scadenza del mese cade il 31 ottobre, data in cui convergono numerosi obblighi dichiarativi e comunicativi.
Tra gli appuntamenti principali c’è la presentazione del modello 770/2025, relativo alle ritenute operate nel 2024 da parte dei sostituti d’imposta e degli intermediari. Sempre in questa giornata vanno trasmessi anche i modelli dichiarativi per diverse categorie di contribuenti:
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Redditi SC 2025 per le società di capitali ed enti commerciali;
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Redditi SP 2025 per le società di persone;
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Redditi ENC 2025 per gli enti non commerciali;
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Redditi PF 2025 per le persone fisiche, comprensivi della busta con la scelta dell’otto, del cinque e del due per mille.
Scadono inoltre le dichiarazioni Irap 2025 e il modello CNM 2025 per il consolidato nazionale e mondiale. Gli eredi sono chiamati a presentare la dichiarazione dei redditi per i contribuenti deceduti, con la relativa scheda per la destinazione delle quote dell’Irpef.
Non mancano le comunicazioni periodiche: entro il 31 ottobre va trasmessa all’Agenzia delle Entrate la comunicazione bimestrale relativa al canone Rai da parte degli enti previdenziali che lo trattengono sulle pensioni, sia con che senza vincolo di tesoreria unica. Sempre nella stessa data, i gestori di piattaforme digitali devono comunicare le vendite effettuate nel trimestre precedente.
Sul fronte Iva, gli enti non commerciali e gli agricoltori esonerati devono presentare il modello Intra 12 sugli acquisti da fornitori esteri e versare l’imposta dovuta per le operazioni intracomunitarie. È inoltre possibile presentare la richiesta di rimborso o compensazione del credito Iva trimestrale attraverso il modello IVA TR.
Infine, per quanto riguarda il canone televisivo, il 31 ottobre scade il termine per il pagamento della quarta rata per chi non può usufruire dell’addebito diretto in bolletta elettrica e per chi attiva un nuovo abbonamento.
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