Auto blu, carburante, pranzi e cene: i tagli di Giorgia Meloni sulle spese di Palazzo Chigi

Palazzo Chigi avvia una stretta sui cosiddetti “consumi intermedi”, ovvero tutte quelle spese accessorie che incidono sul bilancio dello Stato senza rappresentare costi strettamente necessari all’attività amministrativa. La decisione arriva pochi giorni dopo i festeggiamenti per la promozione di Fitch ed è stata firmata a metà settembre dal segretario generale Carlo Deodato, in coordinamento con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
La direttiva prevede un taglio del 5% delle spese extra, misura che si inserisce nel percorso di responsabilità nei conti pubblici voluto dalla premier Giorgia Meloni. L’intervento riguarda in particolare la Presidenza del Consiglio e i ministeri senza portafoglio, con l’obiettivo di recuperare risorse in vista della prossima Manovra e contenere il debito pubblico. Secondo le prime stime, il risparmio complessivo potrebbe toccare i 50 milioni di euro l’anno.
Auto blu, consulenze e trasferte sotto controllo
L’elenco delle spese interessate è ampio: dalle auto blu e di servizio alla cancelleria, dai carburanti alle consulenze esterne, fino ai servizi di ristorazione collettiva e di pulizia. Torna inoltre in vigore il tetto massimo per le auto blu già introdotto durante il governo Renzi: cinque vetture per le amministrazioni con più di 600 dipendenti, quattro per quelle tra 400 e 600, e a scendere in base al numero di personale. La misura richiama la cosiddetta “cura Cottarelli”, che limitava l’uso delle auto di servizio a ministri e viceministri, ed è pensata per rispondere alle esigenze del Patto di Stabilità europeo.
Oltre alle auto blu, saranno ridotte anche le spese per missioni e trasferte, la manutenzione ordinaria degli immobili, gli incarichi a esperti esterni, la stampa di materiale cartaceo e perfino le visite mediche legate all’attività lavorativa. Il principio dichiarato è quello di limitare sprechi e privilegi accumulati nel tempo. Palazzo Chigi, ricorda il documento, è “l’unica amministrazione che contribuisce, sin dal 2013, in via strutturale, all’azione di contenimento della spesa”.
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