Giappone: lo yen perde terreno, pesano i tassi reali negativi e l’incertezza politica

Lo yen continua a indebolirsi su un’ampia gamma di valute, complice il persistere di tassi reali negativi e l’incertezza politica. Giovedì la valuta giapponese ha toccato quota 187 contro il franco svizzero – un nuovo minimo storico – mentre venerdì si è avvicinato al record contro l’euro, scivolando a metà area 174.
Pressioni ribassiste arrivano dal ritorno in auge del carry trade, con fondi che vendono yen a basso rendimento per acquistare valute più redditizie.
Tale dinamica aveva già spinto la moneta giapponese al minimo da 37 anni sul dollaro nel luglio 2024, prima di un rialzo dei tassi da parte della banca centrale che aveva frenato le vendite.
Ora però l’operazione è tornata in auge, come mostrano i massicci trasferimenti di fondi dalle filiali giapponesi delle banche estere verso le sedi centrali: in media 12.700 miliardi di yen al mese nei sette mesi fino a luglio, livello più alto dal 2008.
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