Le spiagge più belle rischiano di sparire: anche la Sardegna nella top 10 europea

Ottobre 16, 2025 - 08:30
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Le spiagge più belle rischiano di sparire: anche la Sardegna nella top 10 europea

Gli effetti del cambiamento climatico si stanno già toccando con mano: ghiacciai che si sciolgono, barriere coralline che sbiadiscono, foreste che bruciano e coste che lentamente arretrano. Il riscaldamento globale non è più un’ipotesi lontana, ma una realtà che modifica giorno dopo giorno i luoghi più iconici del nostro pianeta.

Dalle spiagge tropicali alle montagne alpine, il patrimonio naturale del mondo si trova oggi a un punto di svolta e alcuni paradisi naturali sono a rischio scomparsa. A lanciare l’allarme è l’ultimo rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), che rivela come il paesaggio costiero europeo potrebbe trasformarsi completamente in meno di 100 anni e tante spiagge, che oggi sono i nostri paradisi estivi (e non solo), potrebbero sparire sotto le onde. Tra quelle più minacciate, secondo un altro studio, c’è anche una celebre perla della Sardegna.

Cosa succederà alle coste europee

L’innalzamento del livello del mare non arresta la sua corsa. Anzi, sale a un ritmo sempre più rapido: tra il 2006 e il 2018, è aumentato di 3,7 millimetri l’anno, più del doppio rispetto al XX secolo. Il rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) sottolinea che se le emissioni di gas serra rimarranno elevate, il livello potrebbe raggiungere tra 0,63 e 1,02 metri entro il 2100.

Ma c’è uno scenario ancora peggiore da prendere in considerazione: secondo le simulazioni dell’AEA, una rapida disintegrazione della calotta polare porterebbe a un aumento del livello del mare fino a cinque metri entro il 2150.

Se la rotta non viene invertita in tempo, molte delle spiagge più amate smetterebbero di esistere entro poche decine di anni. Lo ha sottolineato uno studio della società olandese di consulenza ambientale Reinders Corporation, che ha analizzato l’impatto climatico sulle coste europee. Ciò che emerge è un quadro preoccupante: tante località di mare perderebbero spiagge come quelle di Dubrovnik, della Costa Azzurra o del Portogallo.

Tra le 10 più minacciate, individuate dallo studio condotto, ce n’è anche una italiana: Porto Giunco in Sardegna.

La spiaggia di Porto Giunco in Sardegna è a rischio

Porto Giunco, perla della Sardegna, rischia di cambiare per sempre. È una delle spiagge da cartolina per eccellenza nel Mediterraneo, con il suo fondale basso e la sabbia bianca, oltre alle dune ricoperte di ginepri e lentischi che la abbracciano conferendole un aspetto tropicale.

Ma, secondo lo studio di Reinders, questo paradiso rischia di perdere fino a 107 metri di costa entro il 2100. 

Le altre spiagge che potrebbero sparire entro il 2100

Sono diverse le bellezze costiere più amate che potrebbero scomparire, erose dall’acqua a causa del cambiamento climatico.

Oltre a Porto Giunco in Sardegna, ecco le altre 9 spiagge che compongono la top 10 di quelle più belle e oggi a rischio:

  • Sveti Stefan in Montenegro: è una piccola isoletta collegata alla terraferma da una stretta strada e con una spiaggia meravigliosa, che però entro il 2100 potrebbe subire una perdita di costa di oltre 200 metri;
Sveti Stefan, in Montenegro
iStock
Spiaggia e isola di Sveti Stefan, in Montenegro
  • Isola di Værøy delle Lofoten, in Norvegia: incantevole isola tra le più remote del Paese e molto amata dagli escursionisti. Questo scrigno di bellezza naturale potrebbe perdere 58 metri di costa;
  • Praia de Benagil con la sua grotta in Portogallo: già afflitta dal sovraffollamento turistico (per cui ora il tempo limite per ogni imbarcazione che vi entra è stato fissato a 2 minuti), questa iconica grotta che si apre verso il cielo, nell’Algarve, potrebbe perdere oltre 70 metri di spiaggia;
Praia de Benagil nell'Algarve, Portogallo
iStock
Praia de Benagil e la sua grotta, in Portogallo
  • Keem Bay sull’isola di Achill, in Irlanda: è stata il meraviglioso set del film “Gli spiriti dell’isola” con Colin Farrell e ora rischia di perdere ben 40 metri entro il 2100;
  • Spiaggia di Reynisfjara in Islanda: è già nota sia per la bellezza unica con la sua sabbia vulcanica nera, ma anche per essere una delle destinazioni più pericolose del Paese, con onde impetuose che possono raggiungere i 40 metri. Nei prossimi decenni, non solo è prevista una perdita di oltre 35 metri, ma potrebbe diventare ancora più pericolosa;
  • Plage des Marinières in Costa Azzurra, Francia: è una splendida lingua di sabbia di 700 metri, ad accesso gratuito, tra le più apprezzate nei pressi di Nizza. Ma è anche tra le più a rischio lungo la costiera: l’allerta è per possibili tsunami, con un’erosione di quasi 35 metri entro il 2100;
  • Spiaggia Pasjača di Dubrovnik, Croazia: è tra le spiagge più amate e belle del mondo, incastonata tra imponenti scogliere e lambita da acque turchesi. Con soli 80 metri di lunghezza attuali, potrebbe ridursi di 31 metri, facendole perdere gran parte del suo fascino;
  • Kynance Cove in Cornovaglia, Regno Unito: caratterizzata da rocce, sabbie bianche e dalle calette e grotte che emergono durante la bassa marea, è minacciata da un’erosione potenziale di 30 metri;
  • Spiaggia del Faux Argent del Cap d’Antibes, in Francia: chiamata anche “Baia dei Miliardari” perché meta ricca di yacht e residenze di lusso, mantiene comunque la sua anima selvaggia ed è raggiungibile percorrendo uno stretto sentiero. Ma non è detto che nei prossimi decenni potrà mantenere tutto il suo fascino, poiché secondo lo studio rischia di perdere 28,38 metri di costa.
Kynance Cove in Cornovaglia
iStock
Kynance Cove in Cornovaglia, Regno Unito

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Redazione Redazione Eventi e News