Dal 4 al 7 dicembre al Teatro Belli di Roma, In casa con Claude 2.0, con Matteo Santorum ed Enrico Sortino
Sarà in scena dal 4 al 7 dicembre 2025 al Teatro Belli di Roma, In casa con Claude 2.0, spettacolo teatrale liberamente tratto da Being at home with Claude di René Daniel Dubois, adattamento e regia di Giuseppe Bucci, con Matteo Santorum ed Enrico Sortino.
Un serrato interrogatorio tra un commissario di polizia e un giovane escort omosessuale, dalla vita borderline. Il ragazzo si è autoaccusato dell’efferato delitto di un altro giovane e tuttavia si rifiuta ostinatamente di spiegare (soprattutto a se stesso) il come e il perché del suo terribile gesto. Il commissario, dai tratti umani ma incatenato a ostinati pregiudizi, non mollerà e il finale rivelerà un inaspettato e sconvolgente segreto.
Un dramma visionario e adrenalinico che scava a fondo nei sentimenti e negli abissi dell’animo umano e nelle feroci conseguenze del pregiudizio e della emarginazione che ancora divorano le nostre società. Uno spettacolo in cui la morte, l’amore, la rabbia, il dolore sono espressi con feroce intensità.
NOTE DI REGIA
Il testo di René-Daniel Dubois, scritto negli anni Ottanta ma ambientato nei ’60 è un forte testo di denuncia contro la impietosa emarginazione degli omosessuali, ancor più se relegati ai margini dalla prostituzione o dal consumo di droghe. Affronta molto in profondità la questione dell’accettazione di se stessi e del desiderio di amare e sentirsi amati quando non si ritiene di averne diritto perché sporchi o sbagliati. Yves è solo un ragazzo disincantato e incattivito dai pregiudizi della società convinto di non essere in grado di sostenere una storia d’amore e di non meritare l’amore di un altro ragazzo come lui… un suo riflesso e per questo quello ciò che commette lo commette soprattutto contro se stesso.
Ho deciso di rivoluzionare il testo originale eliminando tutte le connotazioni storiche e geografiche per evidenziare quanto queste tematiche, legate alla omosessualità, alla negazione dei diritti, alla emarginazione siano ancora oggi così attuali.
In alcune parti del mondo l’omosessualità è ancora criminalizzata e punita in maniera atroce, ma anche nel nostro “occidente” o nella nostra Italia è ancora così presente una ostile omofobia che continua a condizionare e rovinare la consapevolezza affettiva, sessuale e sociale di moltissimi giovani.
Ho messo in scena “In casa con Claude” perché, in un percorso ultra decennale di impegno sociale, mi sono rispecchiato molto nelle tematiche di Dubois. Alcune vicende personali dolorose mi hanno permesso di arrivare decisamente in fondo alle questioni e ai sentimenti provati dai personaggi consentendomi di fare un lavoro sugli attori molto viscerale ed empatico.
Enrico Sortino, attore esperto e sensibile diventa per me un Ispettore ancora più spietato nella sua caccia alla verità ma anche una sorta di società/padre (capace alla fine di comprendere?) contro la quale il ragazzo si scaglia soprattutto perché si sente rifiutato, non capito.
Matteo Santorum è un giovane talento dalla sensibilità acutissima. La sua capacità di scendere in profondità e di connettersi con le emozioni da raccontare mi ha convinto a riportare ancora una volta in scena il personaggio di Yves sicuro che ne avrei avuto una versione ancora più sincera e vibrante.
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