Educazione sessuo-affettiva in quattro asili di Genova tra letture, laboratori e giochi. Gli altri parlano, Salis fa i fatti
Gli altri parlano, Silvia Salis fa i fatti e supporta iniziative concrete che possano essere la base da cui partire per contrastare la violenza di genere. Dal prossimo gennaio, in quattro scuole materne comunali di Genova partirà un progetto sperimentale che prevede un’ora di educazione sessuo-affettiva per 300 bambini, dai 3 ai 6 anni, con incontri destinati anche alle famiglie. Il tutto sarà gestito da personale formato e non ci vuole molto a capire che l’iniziativa sarà adeguata al mondo dei più piccoli. Insomma, forse il problema è più di chi si allarma a priori per questo tipo di progetti che dei diretti interessati o dei loro genitori (i quali magari non sanno dove mettere le mani per gestire questi temi in famiglia). In un mondo in cui è facile accedere a ogni tipo di informazione via web, tra video e tik tok, quale decisione più sensata, se non quella di fornire qualche strumento utile, sotto la supervisione degli adulti? “Come sindaco progressista ho una posizione molto chiara, c’è bisogno di un’educazione affettiva per i bambini più piccoli”, ha detto Salis, che è anche madre di un bimbo piccolo. Forse nessuna più di lei ha a cuore la questione. Fidiamoci per una volta.
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