Il pluralismo religioso nelle città italiane, esperienze a confronto
Una Marcia della Pace del 1° gennaio a Milano, a cui partecipano rappresentanti di diverse comunità religiose (foto Comunità Sant'Egidio)Una giornata dedicata al confronto, al dialogo interculturale e alla convivenza tra religioni in diverse città con l’incontro «Il Pluralismo religioso nelle città italiane», organizzato martedì 2 dicembre dal Comune di Milano e dal Dipartimento di Scienze Giuridiche “Cesare Beccaria” dell’Università degli Studi di Milano e Fondazione Ambrosianeum, nell’ambito del progetto europeo Re.To. (Religions&Tollerance), di cui fanno parte, oltre a Milano, anche città, enti e istituzioni spagnole, portoghesi e nederlandesi.
Condividendo e confrontando le esperienze di integrazione e dialogo, ma anche le sfide dei territori, l’obiettivo del progetto Re.To è quello di rafforzare le capacità delle città e delle sue comunità di gestire la diversità religiosa in modo inclusivo e pluralistico, creando una rete di comuni europei per condividerne le buone pratiche.
«Il percorso di approfondimento sui temi del dialogo e del pluralismo religioso emerge nell’ambito del progetto Re.To, che ci ha permesso di condividere l’esperienza milanese con realtà europee – spiega la vicesindaco Anna Scavuzzo -: promuoviamo a Milano un incontro insieme all’Università degli Studi di Milano, che con noi collabora al progetto, facendo emergere le esperienze delle città di Milano, Torino e Brescia, delle loro università e di alcune associazioni e comunità religiose delle tre città. I momenti di confronto e di ascolto rappresentano un passaggio fondamentale per la costruzione di una società sempre più inclusiva e attenta al rispetto per le differenze. Creare spazi in cui istituzioni e comunità religiose possano incontrarsi e ascoltarsi reciprocamente è necessario per rafforzare la comprensione reciproca e promuovere la convivenza fra sensibilità e spiritualità diverse, contribuendo alla crescita di società sempre più inclusive, rispettose e plurali.
Il programma
L’evento sarà organizzato in due momenti, in distinti punti di ritrovo (vedi qui il volantino).
Alle 9.30, nella Sala delle Otto Colonne di Palazzo Reale (piazza Duomo, 12), a introdurre la prima parte dell’incontro saranno la stessa Anna Scavuzzo, che ha la delega ai Rapporti con le comunità religiose, e Daniela Milani, direttrice del dipartimento di Scienze Giuridiche “Cesare Beccaria” dell’Università Degli Studi di Milano.
A seguire, diversi ospiti della scena accademica, religiosa e politica italiana, moderati da Roberto Cornelli dell’Università degli Studi di Milano, offriranno varie prospettive d’analisi nei panel «Le religioni nelle città plurali: dinamiche sociali e profili giuridici», «Una rete europea: il progetto Re.To Religions&Tolerance». Interverranno: Stefania Palmisano dell’Università degli Studi di Torino; Maddalena Colombo, Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia; Maurizio Ambrosini e Daniela Milani dell’Università Statale di Milano; e ancora Mattia Abdu, Presidente del Municipio 1 e Alessandro Negri dell’Università degli Studi di Milano. Il dibattito proseguirà con un confronto tra città italiane nella tavola rotonda «Le esperienze nelle città: Brescia, Milano e Torino», con Michela Favaro, vicesindaca del Comune di Torino, Marco Fenaroli, assessore del Comune di Brescia, Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino, Walter Nuzzo, vicepresidente comitato Interfedi, monsignor Luca Bressan della Consulta interreligiosa Regione Lombardia e Anna Scavuzzo.
I lavori riprenderanno nel pomeriggio, a partire dalle 17 presso la Sala Falck della Fondazione Ambrosianeum (via delle Ore, 3) con la visita della mostra «Fede e guerra», raccontata da Giacomo Perego, direttore della Fondazione. Il dialogo riprenderà poi con i saluti del presidente della Fondazione Fabio Pizzul e la tavola rotonda «La voce delle comunità nella città: l’educazione alla pace fra i laici e credenti», moderata da Giorgio Del Zanna, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Comunità di Sant’Egidio. Protagonisti del giro di voci la pastora Daniela di Carlo (Comunità Valdese), Roberto Jarach (Memoriale della Shoah di Milano), Giovanna Giorgetti (Unione Buddhista Italiana), don Stefano Guidi (Fondazione Oratori Milanesi), Sana El Gosairi (Associazione Jasmine), Raisa Labaran (Centro Culturale Islamico di Brescia), Andrea Orlandi (sindaco di Rho) e Cristina Mameli (Comune di Milano).
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