Meloni: “Flotilla? Irresponsabile, non serve infilarsi in un teatro di guerra per consegnare aiuti”

In un punto stampa a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato le recenti notizie sull’attacco alle navi della Global Sumud Flotilla, in viaggio verso Gaza per consegnare aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Ha detto che l’Italia è pronta al soccorso e all’assistenza, ma che non è prevista la forza militare. Inoltre ha criticato l’azione della Flotilla, dicendo che “non serve infilarsi in un teatro di guerra per consegnare gli aiuti“. Infine, ha criticato le opposizioni per le loro posizioni sulla mozione della maggioranza in merito al riconoscimento dello Stato di Palestina.
Meloni su Flotilla: “Pronti a soccorso e assistenza, non prevista la forza militare”
Sull’invio da parte del governo italiano di una fregata della Marina Militare in “soccorso” delle imbarcazioni della Flotilla, Meloni ha detto che lo scopo è fornire “assistenza alle persone che dovessero essere in pericolo“, ma “non è previsto l’uso della forza militare”.
“Non serve infilarsi in un teatro di guerra per consegnare gli aiuti”
“Tutto questo è gratuito, pericoloso, irresponsabile“, ha detto ancora Meloni parlando della vicenda della Flotilla. “Non c’è bisogno di rischiare la propria incolumità, non c’è bisogno di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare degli aiuti a Gaza, che il governo italiano e le autorità preposte avrebbero potuto consegnare in poche ore“, ha affermato la premier parlando con i giornalisti italiani.
“Richiamo a responsabilità, specie parlamentari”
A riguardo, Meloni ha lanciato un “richiamo a tutti alla responsabilità, particolarmente quando si tratta di parlamentari della Repubblica Italiana“, riferendosi ai deputati che si trovano sulle imbarcazioni della Flotilla. Perché, ha proseguito, “ricordo che i parlamentari della Repubblica Italiana sono pagati per lavorare nelle istituzioni, non per costringere le istituzioni a lavorare per loro“.
“In Italia l’obiettivo non è aiutare Gaza ma attaccare il governo”
“Io non sono stupida, vedo quello che sta accadendo. Quello che accade, nello specifico in Italia, non ha come obiettivo alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza, ha come obiettivo attaccare il governo italiano“, ha detto ancora Meloni in merito sia alla vicenda della Flotilla sia alle recenti manifestazioni pro-Gaza. “Si punta a fare cosa? Si punta a bloccare l’Italia, ci saranno altri episodi di violenza, ci sarà una situazione di ordine pubblico molto complesso“, ha aggiunto.
“Leader opposizione dicano se dobbiamo dichiarare guerra a Israele”
L’impegno del governo italiano per Gaza “c’è stato dall’inizio e se il governo israeliano ha fatto delle proposte è anche grazie alla nostra attività diplomatica”, ha detto ancora la presidente del Consiglio. “Poi certo, bisogna capire quali sono gli intendimenti. Perché se l’intendimento è ‘vogliamo consegnare aiuti a Gaza’, stiamo cercando delle soluzioni. Se, come già le ho detto, l’intendimento è forzare un blocco navale in un territorio di guerra, questo comporta altre scelte”, ha proseguito la premier. “In quel caso si ritiene che l’Italia dovrebbe per proteggere queste persone mandare le navi della propria marina militare e dichiarare guerra a Israele? Su questo mi aspetto una risposta molto chiara da parte dei leader dei partiti dell’opposizione che hanno i loro parlamentari a bordo di queste navi perché voglio delle risposte serie, sennò stiamo giocando“, ha concluso.
Sulla mozione in tema di Palestina: “Colpita dal no dell’opposizione”
Invece, con riferimento alla mozione della maggioranza per il riconoscimento (condizionato) della Palestina, Meloni ha detto: “Francamente sono rimasta colpita dalla risposta dell’opposizione, perché non me l’aspettavo”, aggiungendo: “Io penso che quella sia una posizione molto seria, cioè dire sì, siamo disponibili a riconoscere la Palestina, chiaramente non siamo disponibili a fare un favore a Hamas“. E ha concluso: “Siamo disponibili anche, come ci è stato detto, a utilizzare il tema del riconoscimento della Palestina per fare pressione, ma riteniamo, sapendo che il bandolo della matassa di quello che accade a Gaza è il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas, utilizzandolo per arrivare a quell’obiettivo e arrivare all’obiettivo, ovviamente, di escludere un’organizzazione terroristica dalla possibilità di gestire il futuro della Palestina. Quindi quando l’opposizione dice di no, che cosa è che sta dicendo esattamente? Che ha difficoltà a chiedere il rilascio degli ostaggi? O che vuole che Hamas sia presente nella dinamica di governo della Palestina del futuro?”
“Mai detto ‘assassino’ agli avversari, il clima si sta deteriorando”
“Vengo definita quotidianamente complice di quello che accade a Gaza, che ho le mani sporche di sangue, che sono un’assassina. Non ricordo di aver mai dato dell’assassino ai miei avversari quando ero all’opposizione”, ha ancora dichiarato Meloni, lamentando il “deterioramento” del clima politico, anche alla luce dell’uccisione dell’attivista conservatore americano Charlie Kirk. “Perché, quando tu dici al mondo, in un contesto come quello nel quale ci troviamo, che il Presidente del Consiglio è un assassino, che il Ministro degli Esteri è un assassino, il rischio che qualcuno, che diciamo forse non ha tutte le rotelle a posto, domani decida di risolvere questo problema, viene in mente o non viene in mente?“, ha incalzato. “Sono stata all’opposizione molto a lungo e non ho mai usato questi toni e non avevo problemi a fare opposizione. Quindi io penso che ci sia un problema di un clima che si sta deteriorando“, conclude la premier.
“Escalation in Ucraina conviene solo a Putin”
La presidente del Consiglio ha parlato anche della situazione in Ucraina, definendo “una parola corretta” il termine “provocazione” per definire le recenti incursioni russe nei cieli europei. “Però, proprio perché si tratta di provocazioni, io penso che sia molto importante ragionare a sangue freddo perché una escalation conviene solamente a Putin e alla Russia che sono oggettivamente in difficoltà”, aggiunge. Quindi, “io penso che dobbiamo fare tutto quello che possiamo per non cadere in queste trappole, in queste provocazioni”, conclude la premier.
“Strategia Trump? Mi fido di chi cerca soluzioni efficaci”
“Io mi fido di tutti quelli che cercano di trovare delle soluzioni efficaci e continuo a lavorare positivamente perché si possano trovare delle soluzioni efficaci ai diversi conflitti in corso”, ha detto invece Meloni rispondendo a una domanda sulla ‘affidabilità’ del presidente Usa Donald Trump, alla luce dell’ultimo cambio di strategia sull’Ucraina e le sue nuove parole sulla possibilità di Kiev di recuperare i territori sotto il controllo russo.
Sulla manovra: “Avviare confronto con le banche, cerchiamo alleati”
Anche i temi di politica interna nel punto stampa di Meloni, come il dibattito su una possibile maggiore tassazione delle banche in manovra. “Non dobbiamo escludere nessuna ipotesi”, ma “si potrebbe per esempio avviare un confronto positivo col sistema bancario come abbiamo fatto anche lo scorso anno”, ha affermato la leader di Palazzo Chigi. “Il mio approccio non è che noi dobbiamo punire qualcuno, noi dobbiamo cercare alleati per le grandi priorità che vogliamo per questa nazione”, ha aggiunto.
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