Tunisia: investimenti italiani in crescita, da giovedì l’evento Investment Africa 2025 per rafforzare le sinergie

Settembre 25, 2025 - 00:30
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Tunisia: investimenti italiani in crescita, da giovedì l’evento Investment Africa 2025 per rafforzare le sinergie

Il ministro tunisino dell’Economia e della Pianificazione, Samir Abdel Hafidh, ha incontrato a Tunisi l’ambasciatore d’Italia, Alessandro Prunas, per un colloquio incentrato sul rafforzamento della cooperazione bilaterale. L’incontro ha permesso di esaminare i programmi congiunti per il periodo 2025-2027 e di definire le future linee d’azione, si legge in una nota del dicastero tunisino. La discussione ha toccato settori strategici per lo sviluppo del Paese, tra cui i trasporti, la gestione delle risorse idriche, la formazione e la ricerca agricola e l’energia da fonti rinnovabili. Il ministro Abdel Hafidh ha espresso grande soddisfazione per la crescita e la diversificazione della collaborazione, sottolineando l’importanza di allineare gli sforzi alle priorità e agli obiettivi di sviluppo della Tunisia. Da parte sua, l’ambasciatore Prunas ha ribadito l’impegno dell’Italia a sostenere il percorso di crescita della Tunisia, rafforzando una partnership strategica a beneficio di entrambi i Paesi.

Il Paese nordafricano si sta affermando come un hub strategico per le aziende italiane, che nel biennio 2024-2025 hanno intensificato la loro presenza o annunciato piani di espansione significativi in settori chiave come l’automotive, il tessile, l’energia e la tecnologia. I dati relativi alla prima metà del 2025, recentemente pubblicati dall’Agenza per la promozione degli investimenti esteri (Fipa), indicano che gli Investimenti diretti esteri (Ide) hanno raggiunto 1,65 miliardi di dinari tunisini (circa 492,7 milioni di euro), segnando un aumento del 20,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024, del 35,8 per cento rispetto al 2023 e del 63,6 per cento rispetto al 2022. A trainare questa ripresa sono stati principalmente il settore manifatturiero e quello energetico, che insieme rappresentano la quasi totalità degli investimenti esteri. Nel dettaglio, l’industria manifatturiera ha attratto circa il 62,9 per cento degli Ide totali, seguita dal settore energetico con il 24,3 per cento. I servizi e l’agricoltura hanno contribuito in misura minore.

In questo contesto di crescita, l’Italia si conferma un partner economico di primaria importanza per la Tunisia. Con investimenti pari a 159,4 milioni di dinari tunisini (47 milioni di euro), il 10 per cento del totale, l’Italia si posiziona come il secondo Paese investitore da gennaio a fine giugno 2025, preceduta solamente dalla Francia con investimenti pari a 421 milioni di dinari tunisini (circa 124 milioni di euro), ovvero oltre il 33 per cento degli Ide totali, esclusa l’energia. Gli investimenti totali dichiarati – che includono sia progetti esteri che nazionali – hanno raggiunto circa 3,3 miliardi di dinari (pari a un miliardo di euro) nei primi sei mesi dell’anno. Questo dato, che comprende nuovi progetti ed espansioni aziendali, riflette un clima di fiducia generale e un rinnovato slancio per l’economia tunisina. Secondo l’ultimo rapporto di Qhala e Qubit Hub, la Tunisia si è anche aggiudicata il secondo posto nell’Africa 2025 AI Talent Readiness Index, a pari merito con l’Egitto e subito dietro il Sudafrica. Questa classifica testimonia la rapida trasformazione digitale della Tunisia, l’integrazione delle Ict nell’istruzione e le strategie sostenute dal governo tunisino per promuovere i talenti del settore dell’intelligenza artificiale a livello mondiale.

Alla luce di tutto ciò, decine di aziende, consorzi industriali, autorità e istituzioni economiche di Italia e Tunisia si riuniranno a Tunisi, dal 25 al 27 settembre, per Investment Africa 2025, un evento strategico dedicato alle aziende italiane interessate a espandere la propria presenza sul mercato tunisino e africano. L’iniziativa, organizzata dal centro d’affari italo-tunisino Delta Center, insieme a Confimprese Italia e Confimprese Tunisia, in collaborazione con Conect e alla Camera tuniso-italiana commercio e industria (Ctici), prevede visite sul campo a imprese ed enti di interesse degli investitori e un panel economico al Carthage Thalasso Resort di Tunisi. Investment Africa 2025 si prefigge l’obiettivo di facilitare lo sviluppo di relazioni commerciali solide tra le imprese italiane e gli operatori economici tunisini, offrendo un primo accesso facilitato al mercato locale, con un focus particolare sull’organizzazione di incontri bilaterali personalizzati tra aziende italiane, autorità e imprese tunisine. La visita a realtà produttive italiane già operative in Tunisia, prevista per il primo giorno, offrirà l’opportunità ai partecipanti di conoscere le esperienze di successo di chi da anni lavora e produce in Tunisia.

L’incontro di venerdì all’hotel Carthage Thalasso, a Gammart, prevede la partecipazione di esperti e rappresentanti chiave del settore, che illustreranno nel dettaglio le prospettive di investimento in Tunisia, il quadro macroeconomico del Paese e regionale. La discussione prevede inoltre una panoramica completa delle sinergie e i potenziali per futuri progetti. Tra i vantaggi offerti alle aziende che producono in Tunisia, il Paese ha già rilasciato oltre 350 certificati di origine per l’esportazione di prodotti locali verso vari Paesi africani, nel quadro dell’accordo sulla Zona di libero scambio continentale africana (Zlecaf). Tali certificazioni permettono alle aziende esportatrici di beneficiare della riduzione dei dazi doganali, la cui soppressione è prevista a partire dal primo gennaio 2026. La Zlecaf, operativa dal maggio 2019 e ratificata dalla Tunisia nell’agosto 2020, è un progetto chiave dell’Unione africana (Ua) volto a promuovere la cooperazione Sud-Sud per un’Africa integrata, prospera e pacifica, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2063 dell’Ua.

Tale accordo mira a rafforzare le relazioni commerciali tra i 55 Stati membri, che rappresentano un mercato di oltre 300 milioni di consumatori e un volume di scambi annuo stimato in 3,4 miliardi di dollari, eliminando le barriere doganali alla libera circolazione di beni e servizi. Secondo i dati del Centro di promozione delle esportazioni (Cepex), il potenziale inesplorato della Tunisia in Africa è stimato a circa 1,2 miliardi di dollari, con opportunità maggiori nel Nord Africa (754 milioni di dollari). Attualmente, secondo il ministero tunisino dell’Industria, delle Miniere e dell’Energia, ci sono circa 910 aziende italiane operative nel Paese nordafricano. Di queste, circa 370 operano nel settore industriale e impiegano oltre 57 mila persone. Nel settore del tessile e abbigliamento, circa un terzo sono italiane.

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