Vittoria, ragazzo di 17 anni rapito in strada da uomini armati: costretto a salire in auto mentre era con gli amici

Erano due uomini, a bordo di una Fiat Panda, e armati di pistola sono scesi dal veicolo e lo hanno rapito davanti agli occhi attoniti e spaventati dei suoi amici.

Così giovedì 25 settembre un ragazzo di soli 17 anni è stato sequestrato mentre era davanti casa in in via Fava, a Vittoria, in provincia di Ragusa. Il giovane, studente al locale liceo scientifico e figlio di un commerciante ortofrutticolo, in città c’è uno dei più grandi mercato ortofrutticolo del Mezzogiorno, è stato rapito ieri sera intorno alle 21:30.

Ad agire due uomini scesi dall’auto a volto coperto: secondo quanto emerso dalle prime indagini, condotte dal commissariato di polizia di Vittoria, i due hanno chiamato il ragazzo per nome, quindi minacciandolo con la pistola l’hanno fatto salire sulla Fiat Panda. I testimoni, come riferisce l’edizione palermitano di Repubblica, non conoscevano il ragazzo e aveva un chiaro accento siciliano.

Rapitori esperti o quantomeno non sprovveduti: quando hanno fatto salire a bordo del veicolo il 17enne, si sono premurati di lasciare il suo smartphone sull’asfalto, per evitare di farsi tracciare. Sul caso indaga la polizia, che sta tentando di ricostruire anche grazie alle telecamere di videosorveglianza nell’area il percorso delle due auto che hanno agito, la Panda su cui è stato fatto salire il 17enne e un secondo veicolo di “scorta”.

Secondo le forze dell’ordine il rapimento potrebbe essere un tentativo di estorsione, di intimidazione o un regolamento di conti.

Il sindaco della città, Francesco Aiello, ha convocato per stamattina una seduta straordinaria di giunta. “Vittoria, città con una lunga storia segnata da tensioni e problemi legati alla criminalità organizzata, non è nuova a episodi inquietanti – ha scritto in un post su Facebook il primo cittadino – Ma un sequestro così plateale, in un contesto urbano e davanti a numerosi testimoni, segna un salto di qualità preoccupante nella sfida alla legalità. Un precedente simile risale agli anni Settanta, con il sequestro del notaio Garrasi, caso che si concluse con l’arresto dei responsabili e la liberazione dell’ostaggio”.