Alessia Pifferi, Roberta Bruzzone: “Con me aggressiva durante i colloqui”

“Sulla scorta dei colloqui che abbiamo avuto nel carcere di Vigevano, la Pifferi che vedete qui in aula dal punto di vista comportamentale di atteggiamento è assai diversa da quella che abbiamo esaminato noi“. Così la dottoressa Roberta Bruzzone, consulente per la parte civile nel caso di Alessia Pifferi accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia di un anno e mezzo nel luglio 2022, a Milano. “Assai più assertiva e anche più aggressiva, soprattutto nei miei confronti perché guardando la televisione e avendo avuto modo di guardare alcune mie interviste che la riguardavano, non condividendo la mia visione, i primi 10-15 minuti dei colloqui li passavamo con lei che mi diceva che non mi dovevo permettere di fare quel tipo di attività”, ha aggiunto Bruzzone al termine dell’udienza del processo d’appello. “Quell’aggressività è un’aggressività primaria, perché se non riesce a contenerla in un contesto che è chiaramente di valutazione, dove ti stai giocando buona parte della tua vita, si capisce che non è assolutamente un soggetto passivo e remissivo come in aula si è mostrata”.
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