Crisi abitativa, è già scontro all’Eurocamera. Per i socialisti la bozza di rapporto presentata dal Ppe “è inaccettabile”

Bruxelles – Nove mesi dopo l’insediamento della commissione speciale per la Crisi abitativa (HOUS) all’Eurocamera, sull’emergenza casa è già in corso una battaglia politica. Per la famiglia socialista – che conta la dem Irene Tinagli a capo della commissione HOUS e il danese Dan Jørgensen come responsabile del portafoglio alla Commissione europea – è una priorità assoluta. Ma la stesura del rapporto che concorrerà alla costruzione di un piano Ue per la Casa è stata affidata al popolare spagnolo Borja Giménez Larraz. E per S&d, la prima bozza “è inaccettabile”.
Sul documento, datato 15 settembre, dovranno ora mettere le mani gli altri gruppi politici, per dare forma al testo finale, che approderà alla sessione plenaria dell’Eurocamera verosimilmente la prossima primavera. I presupposti lasciano intendere che il lavoro sarà tutt’altro che semplice. La bozza presentata da Giménez Larraz, visionata da Eunews, ruota interamente intorno al presupposto che “la causa principale della crisi immobiliare è l’insufficiente offerta di alloggi“. E dunque, si concentra sulla rimozione degli ostacoli e delle “lungaggini burocratiche” che “minano la competitività dei settori dell’edilizia e della ristrutturazione”.
In ordine, i problemi da affrontare nel piano Casa promesso da Jørgensen, ricordando che “l’Unione non può e non deve sostituirsi agli Stati membri nella gestione della politica abitativa”, per il Ppe sono “la disponibilità limitata di terreni edificabili, i lunghi processi per il rilascio dei permessi di costruzione, l’incertezza giuridica, l’impatto della legislazione dell’Ue in settori quali la conformità energetica, l’eccessivo carico fiscale sulla costruzione di alloggi e l’aumento dei prezzi dei materiali, che hanno ulteriormente contribuito all’aumento dei costi di costruzione”.
Per il Ppe, le aree densamente popolate – diverse capitali europee si sono unite per chiedere a Bruxelles un intervento urgente – devono “compiere sforzi per migliorare la disponibilità di terreni edificabili” e gli Stati membri dovrebbero “adottare approcci integrati che concilino gli obiettivi ambientali ed economici“. Parallelamente, Giménez Larraz suggerisce di “promuovere un sistema fiscale efficiente e basato su incentivi”: sgravi fiscali, flessibilità nei rapporti tra proprietari e inquilini e “assenza di controlli sugli effetti” si “sono dimostrati vantaggiosi”. Viceversa, il Ppe sostiene che politiche come “controlli sui prezzi e interventi rigorosi sul mercato sono inefficaci”, in quanto “creano incertezza e scoraggiano gli investimenti”.
La ricetta così è presto fatta: semplificare e costruire. E per chiudere l’equazione, combattere “l’occupazione abusiva” e “il fenomeno del mancato pagamento dell’affitto da parte di inquilini che violano i loro obblighi”, che costituiscono “un attacco alla proprietà privata, ai nostri valori e diritti fondamentali”. E generano “una riduzione dell’offerta”.
Oggi è arrivata la risposta, con toni molto accesi, dei socialisti, “che hanno portato la questione degli alloggi in primo piano nell’agenda dell’UE e hanno lottato duramente per istituire” la commissione speciale HOUS. Gli S&d denunciano “un palese disprezzo per i metodi di lavoro e l’etica di questa Assemblea”. le questione chiave della famiglia progressista “sono completamente assenti”: la speculazione, gli affitti brevi e l’overtourism, le strategie per gli alloggi sfitti. “I controlli sugli affitti sono menzionati solo per denunciarli”, sottolinea la nota S&d.
Gaby Bischoff, vicepresidente del gruppo, fa il punto: “Vogliamo maggiori investimenti dell’Ue in alloggi accessibili e dignitosi. Vogliamo una regolamentazione adeguata degli affitti a breve termine, affinché le nostre città siano luoghi in cui vivere e non solo destinazioni turistiche. Vogliamo porre fine alla speculazione e alla finanziarizzazione. Vogliamo rafforzare i diritti degli inquilini, proteggere i diritti abitativi dei più vulnerabili ed eliminare il fenomeno dei senzatetto. Vogliamo una relazione solida che faccia davvero la differenza per i nostri cittadini”.
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