Dallas, spari sulla sede dell’agenzia anti-immigrazione: almeno un morto e due feriti gravi

Tragedia a Dallas, dove l’ufficio locale dell’Ice (l’Agenzia anti-immigrazione statunitense) è stato teatro di una sparatoria che ha provocato un morto e due feriti gravi. L’attacco, secondo quanto riportato da Fox News, è avvenuto intorno alle 6 del mattino locali. L’aggressore, un uomo bianco appostato sul tetto di un edificio vicino, ha aperto il fuoco sui detenuti della struttura, uccidendone uno e ferendone altri due, prima di togliersi la vita quando gli agenti lo hanno accerchiato.
La polizia di Dallas ha dichiarato: “L’indagine preliminare ha stabilito che il sospettato ha aperto il fuoco contro una struttura governativa da un edificio adiacente. Due persone sono state trasportate in ospedale con ferite da arma da fuoco: una vittima è morta sul colpo. Il sospettato è deceduto”. Le forze dell’ordine sono intervenute massicciamente, bloccando l’autostrada che costeggia la zona dell’aeroporto commerciale della città.
La risposta delle autorità e il movente
La vicedirettrice dell’Ice di Dallas, Madison Sheahan, ha confermato che nessun agente federale è rimasto ferito e ha sottolineato che la situazione rimane “molto fluida”. Al momento, il movente dell’attacco resta ignoto. Sheahan ha aggiunto: “Abbiamo visto molta violenza nelle strutture dell’Ice e non è la prima volta che vediamo un attacco, anche quest’anno contro una nostra struttura”.
Todd Lyons, direttore dell’agenzia federale, ha parlato di un possibile cecchino: “Abbiamo tre individui colpiti in questo momento, tutti trasferiti in ospedale”. La struttura dell’Ice, generalmente utilizzata per processare i detenuti prima del loro trasferimento in centri di detenzione, era al momento dell’attacco impegnata nelle procedure di trasferimento dei prigionieri.
Reazioni istituzionali
La sparatoria ha immediatamente suscitato reazioni a livello nazionale. Su X, il Vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha scritto: “L’ossessivo attacco contro le forze dell’ordine, in particolare l’Ice, deve cessare. Prego per tutti coloro che sono rimasti feriti in questo attacco e per le loro famiglie”. La segretaria per la Sicurezza Interna, Kristi Noem, aveva in precedenza evidenziato un aumento degli episodi di violenza contro gli uffici dell’Ice subito dopo l’accaduto, richiamando l’attenzione sul problema della sicurezza delle strutture federali.
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