Etica e futuro dell’IA: a Roma la conferenza internazionale CEPE 2025

Quali sono i rischi, i dilemmi e le opportunità che l’IA pone alle società democratiche? A rispondere a queste domande e porre nuove soluzioni e vie di confronto ci penseranno i più importanti studiosi, filosofi e innovatori internazionali che da martedì 24 a giovedì 26 settembre saranno i protagonisti di CEPE 2025 – Computer Ethics: Philosophical Enquiry, una delle conferenze internazionali più rilevanti sul rapporto tra tecnologia, etica e società, ospitata e organizzata dall’Università di Roma Tor Vergata.
L’organizzazione della conferenza
CEPE 2025 è organizzata dal Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società dell’Università di Roma Tor Vergata, con il coordinamento del professore Antonio Marturano e la supervisione del Prof. Marco Innamorati, con il contributo di ENI e in collaborazione con INSEIT (International Society for Ethics and Information Technology), diversi partner internazionali e vanta per questa edizione anche la collaborazione dell’Università per la Pace dell’ONU in Italia, ente delle Nazioni Unite che opera per affrontare le trasformazioni sociali, economiche e culturali generate dall’Intelligenza Artificiale, con particolare attenzione alle questioni etiche e alle implicazioni per il futuro della società globale spaziando da ChatGPT all’Internet of Things, dalla disoccupazione a causa della tecnologia alla robotica in medicina.
Etica, società e futuro
«L’unica via di uscita per un mondo distopico, segnato dalla dittatura delle macchine e dalle guerre, è quello di perseguire ciò che è meglio per l’uomo – così il professore Antonio Marturano – La scienza sta liberando l’uomo dalla sottomissione alla natura, ma bisogna evitare che egli mostri i difetti dello schiavo diventato padrone».
Oltre cento i relatori provenienti da 20 paesi di tutto il mondo per discutere e confrontarsi sul ruolo etico dell’Intelligenza Artificiale in decine di panel, keynote e tavole rotonde sui grandi temi legati all’uso dell’IA nei contesti sociali, politici, educativi e professionali.
I protagonisti e gli ospiti internazionali
I lavori si apriranno con seminari dedicati al pubblico accademico e proseguiranno con contributi di filosofi, giuristi, scienziati, esperti di tecnologia e rappresentanti delle istituzioni.
Tra gli speaker già confermati: Derrick De Kerckhove, sociologo e teorico dei media; Mario De Caro, professore di filosofia morale; Franz Grodzinsky, vincitore del Joseph Weizenbaum Award 2025.
La chiusura con la tavola rotonda
In chiusura, una tavola rotonda aperta sul futuro dell’intelligenza artificiale: “Roads to freedom, road to dystopia”, moderata dal filosofo e divulgatore Gino Roncaglia.
Tutte le info, aggiornamenti e programma dettagliato sul sito: https://cepe2025.uniroma2.it
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