FdI accelera su legge elettorale e premierato. Schlein sfida Meloni ad Atreju

Novembre 27, 2025 - 13:01
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FdI accelera su legge elettorale e premierato. Schlein sfida Meloni ad Atreju

Ignazio La Russa e Giovanbattista Fazzolari accelerano, Matteo Salvini frena. Il cantiere della legge elettorale è ancora ufficialmente tutto da aprire, ma anche all’interno della maggioranza gli stop&go non mancano. Il presidente del Senato si dice “dispiaciuto” di non potersi occupare in prima persona – almeno formalmente – del dossier, prigioniero come si sente “della piccola grande gabbia” che il ruolo gli impone. Nonostante questo, però, nel corso della presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa, lancia un appello ai partiti. Secondo La Russa una riforma va fatta perché con la legge attuale il risultato delle prossime Politiche andrebbe “da una conferma del centrodestra a un pareggio. Nessuno prevede che possa vincere un cosiddetto campo largo, larghissimo o esistente. Molti dicono che c’è il rischio di un pareggio al Senato”. La nuova legge, quindi, dovrebbe pensare “non ad avvantaggiare qualcuno” ma “ad evitare che di nuovo l’Italia si trovasse in una situazione di stallo, che comporta un danno per i cittadini, un governo tecnico in parole povere”. Il presidente del Senato spera quindi in una riforma “bipartisan”, magari a partire dalla legge per le Regionali, “quella di Tatarella”.

Fazzolari: “Iter parlamentare premierato in porto entro fine legislatura”

Fazzolari si spinge oltre: “Vorremmo immaginare una legge elettorale già adatta alla riforma del premierato – spiega – Il sistema che vige con i sindaci e le Regioni è il modello che andrebbe seguito. Credo che un proporzionale, con premio di maggioranza e indicazione del presidente del Consiglio, sia il modo più trasparente per interessare chi non si occupa di politica“, dice chiaro. Non solo. Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio anche il premierato andrà in porto prima della fine della legislatura. “Sì, si completerà l’iter parlamentare di riforma e poi verrà sottoposto al giudizio degli italiani”, assicura, precisando poi che “il referendum con ogni probabilità andrà alla prossima legislatura“. La riforma è calendarizzata alla Camera per gennaio, nonostante questo, però, La Russa non si mostra del tutto convinto: “I tempi ci sono ma è sempre una scelta politica che appartiene alla maggioranza. Spetterà alla maggioranza decidere se cambiare in modo così drastico la Costituzione, perché sarebbe un grande cambiamento, senza l’opposizione, perché i numeri ci sono. La sinistra lo ha fatto. La maggioranza si preoccupa di questo vulnus“, ragiona.

La Lega frena sulla legge elettorale

Nella maggioranza, in realtà, non tutti sembrano voler accelerare. Cambiare le regole del gioco? “Mi interessa men che meno“, risponde Matteo Salvini a chi gli chiede se la volontà di togliere la dicitura ‘premier’ dal simbolo della Lega sia in qualche modo legata ai cambiamenti in atto. Riccardo Molinari esplicita il ragionamento: “Noi siamo un partito che ha forza territoriale. Quindi, è chiaro che il modello dei collegi uninominali per noi è il modello migliore, perché è quello dove un partito come la Lega, soprattutto in una regione dove è forte, può esprimere un valore aggiunto e quindi avere una rappresentanza maggiore“, spiega il capogruppo del Carroccio alla Camera. Di più: “Non è prioritario per la Lega cambiare la legge elettorale. Detto questo, facciamo parte di una coalizione. Se gli alleati vogliono discutere di legge elettorale ne discuteremo, ma a oggi – insiste – non è una priorità del nostro partito”.

Schlein sfida Meloni ad Atreju

Anche se il cantiere non è ancora aperto, insomma, le strategie sono già in corso. In quest’ottica si inserisce, forse, anche la sfida lanciata da Elly Schlein a Giorgia Meloni. La segretaria Pd è stata invitata dal responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli a partecipare ad Atreju, la tradizionale festa del partito che si terrà a Castel Sant’Angelo, a Roma, dal 6 al 14 dicembre. La leader dem, che in passato aveva declinato l’invito, ha mostrato questa volta la sua disponibilità a confermare la sua partecipazione se ci sarà un confronto a due con la premier. “Se va bene a tutti, visto che stiamo invitando tutti i leader dell’opposizione e hanno già quasi tutti accettato, porterò questa proposta a Giorgia Meloni e deciderà lei“, la replica di Donzelli. Del resto, archiviate le Regionali, le Politiche non sono poi così lontane.

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